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Attualità | 19 giugno 2018, 11:18

Bordighera: alle scuole di via Pelloux si è concluso con successo il progetto "Musica e storie: mettiamoci in gioco"

Durante la festa finale i bambini hanno mostrato le attività svolte durante i sei incontri e hanno raccontato la storia che ogni classe ha inventato a partire da ascolti proposti ad hoc.

Bordighera: alle scuole di via Pelloux si è concluso con successo il progetto "Musica e storie: mettiamoci in gioco"

Mercoledì 30 maggio si è concluso il progetto Musica e storie: mettiamoci in gioco organizzato presso la scuola di via Pelloux a Bordighera. Al progetto, in questo anno scolastico, hanno partecipato 7 classi della scuola primaria del centro, mentre lo scorso anno avevano aderito le classi di tutte le scuole dell’infanzia.

Durante la festa finale i bambini hanno mostrato le attività svolte durante i sei incontri e hanno raccontato la storia che ogni classe ha inventato a partire da ascolti proposti ad hoc. 

Nel corso di ogni incontro le due operatrici, la prof.ssa Diandra Di Franco e dott.ssa Claudia Lorenzi, hanno presentato, attraverso attività divertenti ed efficaci, un aspetto rilevante della musica e dei suoni utilizzando, laddove necessario, un linguaggio tecnico e un’impostazione scientifica convinte che per motivare i bambini ad avvicinarsi a questa forma d’arte, il rigore dell’insegnamento sia assolutamente necessario per evitare di rendere l’incontro banale e poco interessante. 

Accanto alla trasmissione di elementi tecnici, la musica é stata mostrata come stimolo per l’invenzione di favole. Questa seconda parte ha preso spunto da un progetto editoriale, “Il Musicastorie”, un non libro da ascoltare e per creare, edito da Leucotea Edizioni, che prevede l’ascolto di 6 musiche, una per ogni elemento della favola: protagonista, ambientazione, elemento di disturbo, aiutante, sviluppo e conclusione. Le musiche attingono al repertorio celtico e iberico e sono state arrangiate e registrate dalle due operatrici che suonano rispettivamente il flauto traverso e L’arpa celtica. 

Ogni bambino ha avuto la possibilità di raccontare la sua suggestione che veniva raccolta dall’insegnante; successivamente in classe, attraverso un lavoro di sintesi, é stata creata una storia unica per ogni gruppo.
Gli stimoli offerti durante gli incontri e le diverse suggestioni hanno reso possibile un lavoro organico e multidisciplinare che ha ulteriormente motivato i bambini e le insegnanti alla ricerca di informazioni e notizie per soddisfare le curiosità che di volta in volta sono emerse. 

Il risultato é stato uno spettacolo costruito sulle attività più rilevanti studiate durante i sei incontri, anticipato, la mattina, dalla lettura e dall’allestimento della mostra degli elaborati grafici che illustravano le storie. In questo modo i bambini, anche quelli più piccoli, sono diventati, al tempo stesso, musicisti, ballerini e cantanti, e scrittori. Queste storie saranno sottoposte al vaglio dell’editore, dott. Moraglia, e potrebbero diventare una pubblicazione per bambini: dunque un’ulteriore valorizzazione del lavoro che bambini e insegnanti hanno svolto insieme. 

Tutto il percorso ha avuto come elementi fondamentali la partecipazione attiva, l’inclusione, la mediazione, la creatività e la valorizzazione dei talenti individuali. 

“Un ringraziamento particolare - concludono - va alla dirigente dott.ssa Paola Baroni e all’insegnante Marengo, referente del progetto, al comune e a tutte le insegnanti coinvolte ultimo, ma non per importanza, un ringraziamento ai bambini che hanno aderito con entusiasmo alla proposta.”

C.S.

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