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Politica | 18 giugno 2018, 07:14

Ventimiglia: contributo del comune alla Comunità Religiosa Islamica, Iachino attacca l’Amministrazione, Sciandra “Non abbiamo derogato ad un principio di laicità”

"Non abbiamo derogato ad un principio di laicità, ma abbiamo sostenuto quella che ci sembrava essere un’iniziativa di condivisione e di dialogo. In un mondo che sempre, e troppo spesso, indica la religione come terreno di scontro, a nostro parere questi sono invece momenti da valorizzare per contribuire alla conoscenza reciproca."

Ventimiglia: contributo del comune alla Comunità Religiosa Islamica, Iachino attacca l’Amministrazione, Sciandra “Non abbiamo derogato ad un principio di laicità”

Con una delibera di Giunta dello scorso 7 giunto, l’Amministrazione comunale ha concesso alla Corei, Comunità Religiosa Islamica, un contributo di 200 euro per l’evento ‘114 pizza e dolci 2018 Quaresima e Ramadan 1439’. Iniziativa che non è stata gradita dal consigliere di minoranza del Comune di Ventimiglia, anzi è stata profondamente criticata, non tanto sotto l’aspetto economico quanto su quello simbolico. 

“Un contributo modesto certo - afferma Iachino - ma dall'enorme valore simbolico, se concesso ad un’associazione religiosa, segnatamente islamica.” Le criticità, secondo Iachino, stanno nel fatto che la somma sia stata attribuita con una delibera di Giunta e non di Consiglio “facendone l’occasione - spiega in una nota - per una riflessione generale sul cosa Ventimiglia vuole diventare, chi intende attrarre e come vuole gestire l’integrazione.” 

In seconda battuta Iachino pone l’attenzione sul principio di laicità che, a suo dire, è stato messo a rischio: “Può un'istituzione della Repubblica rinunciare alla laicità quale faro nella propria azione amministrativa -  continua - specie quando singole iniziative non sono nel costume cittadino (vedi il San Segundin), ma connotano esattamente una comunità religiosa i cui valori e stili di vita suscitano più di un dubbio sulla loro compatibilità con quelli della Repubblica e sanciti nella Costituzione. Quale integrazione potremo mai sperare da questa esaltazione della "diversità", che sarà sempre il principale ostacolo al perseguimento di una vera uguaglianza?”

L’Amministrazione difende e rivendica la propria decisione di concedere un contributo, proprio nella convinzione di non essere venuta meno ad alcun principio di laicità: “Nell’ambito di questa iniziativa - spiega il Vice Sindaco Silvia Sciandra - è stata organizzata dalla Coreis una cena durante il periodo di Quaresima e di Ramadan. Ad entrambe ha partecipato Mons. Suetta il quale ha dato anche la disponibilità dei locali di Sant’Agostino. 

Non abbiamo derogato ad un principio di laicità, ma abbiamo sostenuto quella che ci sembrava essere un’iniziativa di condivisione e di dialogo. In un mondo che sempre, e troppo spesso, indica la religione come terreno di scontro, a nostro parere questi sono invece momenti da valorizzare per contribuire alla conoscenza reciproca. La paura e l’irrigidimento derivano solamente dalla non conoscenza. 

Se non capiamo che è opportuno dialogare con il mondo islamico nel momento in cui si presenta in queste forme, allora è inutile che poi ci lamentiamo se ci sono gli estremisti, al di là del fatto che laicità significa riconoscere ogni professione di fede per quella che è.”

Simona Della Croce

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