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Economia | 15 giugno 2018, 11:23

Crisi Riviera Trasporti, intervengono i sindacati: “Dopo la vendita degli immobili non resta altro”

“Le scelte che hanno portato l’azienda nella situazione attuale sono da ricercarsi nelle amministrazioni aziendali e non”

Crisi Riviera Trasporti, intervengono i sindacati: “Dopo la vendita degli immobili non resta altro”

A seguito del nostro articolo successivo al vertice di mercoledì per decidere il destino di Riviera Trasporti, intervengono oggi le organizzazioni sindacali che rappresentano l'azienda.
Come noto RT è in condizioni economiche a dir poco difficili e i lavoratori intervengono per dire la loro sull'attuale situazione.

In merito  alle  affermazioni  rilasciate  dal  Sindaco  di  Sanremo  ai media - scrivono i sindacati - ci teniamo a ribadire il concetto secondo il quale già ben due piani di risanamento sono stati effettuati sulle spalle dei lavoratori che hanno dovuto sopportare due volte la cassa integrazione, vedersi ridotto l’organico di circa 150 unità oltre al corposo allungamento dell’orario di lavoro di 30 minuti/giorno e degli utenti che si sono visti tagliare un milione di chilometri di servizio ed un peggioramento generale della qualità del servizio, non crediamo si possa chiedere altro ai dipendenti ed utenza i quali, ricordiamolo, non hanno responsabilità alcuna della situazione economica, drammaticamente deficitaria, in cui versa attualmente l'azienda".

Non siamo, come sigle sindacali, innamorati della messa in vendita dei vari immobili aziendali, tra cui quello di corso Cavallotti - aggiungono nella nota congiunta - se ciò può essere utile alla soluzione dei nostri problemi ben venga ma se esistono piani alternativi che consentano all’azienda di rimettersi in sesto siamo ancora più contenti poiché consapevoli che una volta venduti gli immobili non resta altro per il futuro di RT. Le scelte che hanno portato l’azienda nella situazione attuale sono da ricercarsi nelle amministrazioni aziendali e non, che negli anni si sono succedute, non possiamo che dichiararci d’accordo in caso si volessero intraprendere delle Azioni di Responsabilità nei confronti di chi, nel tempo, ha effettuato tali scelte sbagliate. I dipendenti RT hanno messo ciò che avevano e che potevano, per porre l’Azienda in sicurezza, ora qualsiasi manovra di riassestamento aziendale DEVE passare per altri soggetti che sicuramente sono maggiormente imputabili  dello sfacelo attuale. I lavoratori non hanno più nulla da dare né in termini di orario né in termini di flessibilità né in termini di salario”.

Le scriventi organizzazioni sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti) faranno, come sempre di tutto, per evitare di arrivare al concordato fallimentare (sono anni che percorriamo questa strada) - concludono i sindacati - poiché, per i lavoratori, troppe sono le incognite che si celano in detto percorso, è ora di chiedere conto a chi è responsabile di aver effettuato scelte che si sono poi rivelate perdenti”.

C.S.

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