È in programma oggi una nuova riunione del Tavolo del Turismo per l’introduzione della tassa di soggiorno anche a Sanremo. Una soluzione che tutti i Comuni turistici stanno adottando (alcuni la propongono ormai da anni) per finanziare la promozione turistica e le attività attrattive.
A Palazzo Bellevue l’Assessore al Turismo Marco Sarlo riceverà le Associazioni di categoria che sono state chiamate a presentare le loro osservazioni alla proposta del Comune per l’introduzione della tassa. La proposta dell’Amministrazione è di introdurre la tassa di soggiorno dal 2019 (come prevede la norma) con una base di 0,50 euro a persona. Tra gli albergatori e le Associazioni c’è però chi vorrebbe un’applicazione legata alle stelle dell’albergo che ospita il turista, altri in proporzione al fatturato della struttura. Il tutto sarà in discussione domani.
Al Tavolo ci saranno anche, in qualità di osservatori, gli Assessori al Turismo dei Comuni di Taggia (Barbara Dumarte) e di Ospedaletti (Umberto Germinale). Il Patto del Turismo, infatti, prevede che l’adozione della tassa di soggiorno sia condivisa con i Comuni vicini per evitare politiche di concorrenza sleale.
A cosa servirà la tassa di soggiorno? Il Comune di Sanremo ha previsto di impiegare il 60% dei proventi per la promozione turistica, come previsto dalla norma, ma resta il nodo del rimanente 40%. Possibile che la somma si possa in parte destinare a progetti come la manutenzione della pista ciclopedonale. Ma è solo un’idea.
“Il Comune vuole ascoltare le Associazioni, stando attento alle controproposte, anche se la Legge non prevede che l’Amministrazione stipuli un accordo – ha dichiarato l’Assessore Sarlo ai nostri microfoni – so che la tassa di soggiorno non è una bella novità, ma ci tengo che sia impiegata al meglio. C’è in tutta Italia e l’importante è come vengono spesi i proventi”.