Leggi tutte le notizie di SALUTE E BENESSERE ›

Infermiere e salute | 27 maggio 2018, 07:00

La ricerca AIRC non si ferma.. Al via sei nuovi programmi speciali di ricerca dedicati allo studio delle metastasi

Oltre 14 milioni di euro di investimento all’anno per 7 anni, con più di 200 scienziati al lavoro in tutta Italia.

La ricerca AIRC non si ferma.. Al via sei nuovi programmi speciali di ricerca dedicati allo studio delle metastasi

L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro presenta il nuovo Programma Speciale 5 x 1000 dedicato allo studio delle metastasi che, con un finanziamento di circa 14 milioni di euro l’anno per 7 anni, prosegue l’impegno dei precedenti Programmi Speciali sostenuti nell’ultimo decennio grazie alla scelta di milioni di italiani.

Dopo i risultati ottenuti dai primi due programmi speciali AIRC 5 x 1000, abbiamo deciso di investire nuove risorse per  rafforzare la  spina dorsale della ricerca oncologica, che può già contare su strutture di eccellenza con laboratori strutturati, diffusi su tutto il territorio nazionale” – afferma Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico di AIRC – “Non solo, quindi, ci auguriamo di poter ottenere risultati di altissimo impatto per la cura del cancro, ma anche di  contribuire alla creazione di  un vero e proprio network di ricercatori molto qualificati”.

I 6 coordinatori dei programmi speciali sono:

-          Alberto Bardelli, Istituto di Candiolo, Fondazione del Piemonte per l’Oncologia

-          Paolo Comoglio, Istituto di Candiolo, Fondazione del Piemonte per l’Oncologia

-          Roberto Foà, Università La Sapienza di Roma

-          Michele Maio, Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

-          Alberto Mantovani, direttore scientifico Humanitas Rozzano

-          Alessandro Vannucchi, Università degli Studi di Firenze

Insieme a loro lavoreranno circa 200 scienziati distribuiti in gruppi di ricerca attivi in tutta Italia. L’investimento totale sui 6 programmi supera i 14 milioni di euro l’anno per una durata complessiva di 7 anni, con valutazioni intermedie dopo 3 e 5 anni.

Perché un investimento così rilevante per lo studio delle metastasi?

Il 90 per cento delle morti per cancro è causato dalle metastasi, uno dei maggiori problemi ancora irrisolti per la cura della malattia. La concentrazione di sforzi e di investimenti sui programmi speciali appena avviati da AIRC contribuirà a conoscere meglio i meccanismi molecolari alla base della disseminazione tumorale e a identificare nuovi approcci per il trattamento della malattia metastatica con l’obiettivo di rendere il cancro sempre più curabile.

I sei programmi, selezionati dopo la rigorosa valutazione peer review da parte di un gruppo di esperti internazionali, affrontano  la complessità delle metastasi da multiple angolature: due programmi studiano i tumori del sangue, che per le loro caratteristiche si diffondono in tutto l’organismo; due sono incentrati sull’immunoterapia, la nuova frontiera nella terapia dei tumori; altri due, infine, si concentrano su particolari tipologie di tumore: colon-retto e tumori con sede primaria sconosciuta.

Uno dei criteri chiave per la selezione dei programmi è la traslazionalità, cioè la possibilità di tradurre rapidamente le scoperte della ricerca di base in strumenti utili alla clinica e ai pazienti, in un vero dialogo fra ricercatori di laboratorio e clinici, affinché ciò che viene investigato dai primi risponda ai bisogni concreti dei secondi.

Il tema delle metastasi è prioritario e per questo AIRC sta già lavorando sulla prossima sfida. “La scelta di concentrarsi sulle metastasi è stata dettata dalla volontà di coinvolgere il maggior numero di ricercatori possibile: la risposta è stata talmente numerosa e con un livello di proposte talmente alto che abbiamo deciso di proporre un secondo bando su questo tema, sempre finanziato dal 5 x 1000, che verrà reso pubblico nel giugno di quest’anno - prosegue Caligaris Cappio.

 

5x1000=AIRC | La fiducia dei cittadini tradotta in ricerca e cura

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente reso nota la classifica delle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi 2016, confermando l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro primo ente beneficiario della fiducia di milioni di italiani. AIRC registra un importo complessivo pari a 64.497.034,34 euro e un numero scelte pari a 1.663.756 (Fonte Agenzia delle Entrate). È un’ulteriore tappa del percorso avviato da AIRC e FIRC oltre 50 anni fa che rende oggi l’Associazione il primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia con 5.000 ricercatori finanziati: un successo reso possibile dalla fiducia di 4,5 milioni di sostenitori e dalla partecipazione di 20 mila volontari.

Se lo studio delle metastasi rappresenta la sfida futura, il presente sono i risultati ottenuti dai due Programmi Speciali finanziati dal 2009 per quasi un decennio: il Programma speciale di oncologia clinica molecolare e il Programma speciale di diagnosi precoce e per la valutazione del rischio di cancro che hanno visto al lavoro su 14 programmi ben 48 istituzioni, 114 unità operative e circa 1.000 ricercatori.

Tra i tanti risultati ottenuti segnaliamo quelli per la cura del tumore del polmone e del pancreas.

Il faro del nostro studio è il tumore al polmone, il nuovo big killer delle donne. Abbiamo messo a punto un esame del sangue in grado di individuare la presenza di un tumore 2 anni prima di quanto accade con la TAC spirale. Lo stiamo già sperimentando: se i risultati saranno confermati, potrà essere usato per monitorare le persone a rischio.” (Gabriella Sozzi, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano)

Il cancro al pancreas colpisce ogni anno circa 9 mila persone. Con il mio gruppo abbiamo catalogato diverse sottoclassi del tumore e per ciascuna abbiamo fatto la mappa genetica, una carta d’identità che racconta la malattia nel dettaglio. Questo ci permette di personalizzare al massimo la terapia con cure specifiche e mirate.” (Aldo Scarpa, Direttore del centro di ricerca ARC-NET dell’Università di Verona )

 

AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro

Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori - 63% donne e 54% ‘under 40’ - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e trecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2018). Informazioni e approfondimenti su airc.it

 

>> INTERVISTA Prof. Alberto Mantovani Direttore Scientifico Humanitas <<

             

Per destinare il 5 x 1000 ad AIRC ed essere aggiornati in tempo                                                                            A CURA DI AIRC

 

Alberto Bardelli

Istituto di Candiolo TO  - Fondazione del Piemonte per l'Oncologia (FPO) - I.R.C.C.S.

Il tumore del colon-retto è oggi curabile nella maggior parte dei casi quando è localizzato, mentre la prognosi peggiora se ci sono metastasi. Questo programma ha lo scopo di identificare le caratteristiche molecolari delle metastasi per trovare marcatori con i quali prevedere l’insorgenza delle stesse.

 

Paolo Comoglio

Istituto di Candiolo TO - Fondazione del Piemonte per l'Oncologia (FPO) - I.R.C.C.S.

Il programma si propone di migliorare la diagnosi e trovare nuovi bersagli terapeutici per i tumori con sede primaria sconosciuta, cioè dei quali si ignora l’origine. Data la natura intrinsecamente metastatica di questi tumori, i risultati che si otterranno potranno essere utili anche per pazienti che convivono con altri cancri metastatici il cui tumore primario è invece noto.

 

Roberto Foà

Università degli Studi "La Sapienza" di Roma

Alcuni pazienti con neoplasie linfoidi vanno incontro a ricadute spesso accompagnate da localizzazioni disseminate in più organi, nonostante queste malattie siano nella maggioranza degli altri casi curabili. Il programma, utilizzando le più avanzate tecnologie, studierà il materiale genetico delle cellule metastatiche e del loro microambiente per sviluppare nuove e più efficaci terapie.

Michele Maio

Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Siena

Numerosi pazienti colpiti da melanoma, mesotelioma o glioblastoma in forma avanzata non rispondono all’immunoterapia, ovvero alle cure che stimolano le nostre difese ad attaccare il cancro. Il programma si propone di potenziare l’effetto dell’immunoterapia attraverso l’impiego di farmaci che aumentino il riconoscimento delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario.

 

 

Alberto Mantovani

Direttore scientifico Humanitas e docente di Humanitas University Rozzano (MI)Una delle tante strategie che il tumore mette in atto per produrre metastasi è annientare i meccanismi di difesa del nostro organismo, localizzati nel microambiente tumorale. Con questo programma si intende tradurre questi meccanismi immunitari in strumenti di diagnosi, prognosi e terapia per i pazienti, partendo dallo studio dei tumori del colon retto e del pancreas fino ad arrivare ad altre forme di cancro.

 

 

Alessandro Vannucchi

Università degli Studi di Firenze

Le malattie mieloproliferative croniche sono neoplasie ematologiche piuttosto comuni che in alcuni casi possono evolvere in forme più aggressive. Il programma si propone di identificare nuove mutazioni che causano la progressione delle malattie mieloproliferative croniche, inizialmente indolenti, verso forme a prognosi fatale, e di sfruttare queste conoscenze per migliorarne la diagnosi e la prognosi.

 

 

                                                                                                          A cura di AIRC

 

Scrivete a: 

salute@sanremonews.it

 

 

Disclaimer:

Tutti gli articoli redatti dal sottoscritto, si avvalgono dei maggiori siti e documenti basati sulle evidenze, ove necessario sarà menzionata la fonte della notizia: essi NON sostituiscono la catena sanitaria di controllo e diagnosi di tutte le figure preposte, come ad esempio i medici. Solo un medico può effettuare la diagnosi ed approntare un piano di cura.

Le fonti possono non essere aggiornate e allo stato dell’arte possono esservi cure, diagnosi e percorsi migliorati rispetto all’articolo.

Immagini, loghi o contenuti sono proprietarie di chi li ha creati, chi è ritratto nelle foto ha dato il suo consenso implicito alla pubblicazione.

Le persone intervistate, parlano a titolo personale, per cui assumono la completa responsabilità dell’enunciato, e dei contenuti.

Il sottoscritto e Sanremonews in questo caso non ne rispondono.

 

Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

Roberto Pioppo

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium