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Economia | 23 maggio 2018, 15:04

Il mondo ha capito come funzionano le criptovalute?

Quella delle Criptovalute è una tendenza che sta prendendo sempre più piede.

Il mondo ha capito come funzionano le criptovalute?

Quella delle Criptovalute è una tendenza che sta prendendo sempre più piede.

L’Italia non fa eccezione. Seminari, workshop, startup, e copertura mediatica non accennano a diminuire, e sembra che, dopo quella della frenesia speculativa, si stia passando ad una seconda fase. La fase di ragionamento e studio sulle reali potenzialità delle criptovalute.

La consapevolezza generale in tutto il mondo in merito alle criptovalute è alta e sta sicuramente crescendo. Tuttavia, sono ancora diversi i dubbi che creano confusione nelle persone. Alcuni di natura tecnica, altri soprattutto di natura concettuale.

Sapresti dove e come comprare delle criptovalute?

Una recente ricerca condotta quest’ultimo dicembre in America (paese notoriamente sempre più avanti nelle nuove tendenze), ha mostrato come il 78% degli intervistati non sapesse dove comprare criptovalute, e un altro 66% cosa fosse una ICO.

Al di là dei tecnicismi più avanzati, uno dei concetti basilari che più spesso non viene capito o viene capito male è propria la natura stessa delle criptovalute, il loro scopo o la loro reale utilità.

Moltissime persone credono che le criptovalute non abbiano o non possano avere un reale valore, e che non abbiano delle vere applicazioni pratiche. Credono, in sostanza che si tratti di denaro digitale buono solo da spendere online senza essere tracciati, e quindi buono per le operazioni illecite (considerazioni vere ma profondamente incomplete).

In realtà è esattamente l’opposto. Ogni criptovaluta, o quantomeno le principali, nascono a supporto di un progetto ben preciso, un obiettivo da raggiungere per poter servire un servizio innovativo rispetto al passato.

Alcuni casi di valore reale delle criptovalute: l’esempio di Bitcoin, Ethereum e Ripple

Prendiamo ad esempio XRP Ripple. La maggior parte delle criptovalute ha come parte dei suoi obiettivi di “distruggere” i vecchi sistemi di pagamento e le vecchie strutture, creando nuovi sistemi rivoluzionari.

Ripple non è niente di questo, anzi. L’obiettivo di Ripple è quello di andare a migliorare uno dei sistemi di pagamento internazionale usato da decenni da banche, aziende e multinazionali in tutto il mondo, il protocollo di pagamento SWIFT. L’obiettivo non è distruggerlo, ma semplicemente migliorarlo, portando i tempi di esecuzione da giorni a secondi, abbassando drasticamente le commissioni.

Oppure consideriamo il progetto Ethereum. La criptovaluta associata, chiamata Ether, non è nemmeno spendibile come moneta reale per i pagamenti online. Essa funziona solamente all’interno del sistema Ethereum, e serve come “carburante” per l’esecuzione di quelli che vengono chiamata Smart Contract, ovvero contratti intelligenti e automatici che si auto eseguono al verificarsi delle condizioni preimpostate, senza possibilità di frodi.

Lo stesso Bitcoin, il padre di tutte le criptovalute, nasce con un progetto ben preciso. Non tanto di essere una moneta digitale non tracciata, quanto di non aver bisogno di un’autorità centrale per il suo funzionamento.

Il sistema Bitcoin non ha bisogno né di una Banca Centrale che decide se, quando e quanto emettere moneta (è già tutto scritto nel codice), né di banche o intermediari finanziari che si pongano da tramiti per certificare le transazioni tra individui o aziende. La rete stessa, a cui tutti possono partecipare, esegue tutte le funzioni da sé, senza possibilità di frodi, grazie alla criptografia e alla famigerata tecnologia blockchain.

Quello che Bitcoin ha inventato è la possibilità di transazioni certificate e a prova di frode senza bisogno di alcun intermediario e di nessuna certificazione di terzi.

Idee rivoluzionarie e soprattutto idee concrete, con obiettivi e scopi ben precisi, che in alcuni casi possono portare lontano. Stiamo a vedere dove.

 

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