Il Comitato Provinciale dell'ANPI di Imperia, città Medaglia d'oro della Resistenza ha inviato una ‘lettera aperta’ agli aderenti di 'Forza Nuova’:
“Ci invitano a risalire sui monti, ma no, noi non torneremo più in montagna: ne siamo scesi settanta anni fa per portare a tutti gli italiani (e quindi, purtroppo, anche a voi) quella libertà che i vostri ‘padri ispiratori’ ci avevano negato per oltre vent'anni. Siamo qui con migliaia di giovani che innalzano i nostri simboli, e ci resteremo per rintuzzare la Forza vecchia che rappresentate. ‘Forza vecchia’ e non ‘Forza nuova’, poiché avete riesumato quelle camicie nere, quei labari e quelle idee che i vostri ‘padri’ si erano affrettati a nascondere dal 1945 e che solo la nostra troppo accondiscendente democrazia vi ha permesso di disseppellire. Ma ogni cosa ha un limite: i nostri giovani, nati con la Costituzione democratica, non sono disposti a tollerare i vostri metodi fascisti, razzisti, violenti. Sono i nipoti di coloro che che sono stati massacrati dai vostri complici nazisti alle Fosse Ardeatine, a Sant’Anna di Stazzema, a Marzabotto o che sono stati mandati a morire nei campi di sterminio tedeschi. Questi nipoti non permetteranno i rigurgiti di coloro che sono stati sconfitti sul campo e dalla storia: noi li abbiamo sconfitti con le armi, i nostri nipoti li sconfiggeranno con la forza delle idee, sempre e comunque pronti e decisi, come noi, a resistere, resistere, resistere, contro ogni provocazione”.