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Eventi | 10 maggio 2018, 14:05

Verezzi e Cervo: inizia un grande cammino insieme per due storici festival (Foto e Video)

I rappresentanti dei due comuni: "In un'epoca di grandi tagli e sacrifici, riusciamo a offrire manifestazioni di alta qualità grazie agli sponsor e al pubblico"

Verezzi e Cervo: inizia un grande cammino insieme per due storici festival (Foto e Video)

13 rappresentazioni, portate in scena per una, due o in alcuni casi anche tre serate, 10 prime nazionali, insomma: sempre altamente spettacolari i numeri del Festival Teatrale di Verezzi, che giungerà l’estate prossima alla sua 52esima edizione. Si riconferma la splendida location delle grotte Valdemino, ad affiancare l’ormai celebre piazza verezzina: le grotte ospiteranno il “Paradiso” di Dante, così come fu fatto l’anno scorso per “L’Inferno”, con scenografie realizzate dagli studenti del liceo artistico "G. Bruno" di Albenga. Ma la vera grande novità è la forte sinergia instaurata con un altro evento di altissimo valore: il festival di musica da camera di Cervo.

A fare gli onori di casa, nella conferenza stampa organizzata presso il punto vendita Noberasco di via dei Mille ad Albenga, è Marina Noberasco, con la grazia, la dolcezza e la simpatia che le contraddistinguono.

Dopodiché prende la parola il sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino: “I nostri due eventi, a Borgio Verezzi e a Cervo, sono come un iceberg. Sotto la punta, che è lo spettacolo in sé, ci sono migliaia di persone che lavorano alacremente e a loro va tutto il mio ringraziamento. Ma vorrei spendere qualche parola importante per i nostri partner, perché in quest’era di crisi economica nazionale, con sempre meno finanziamenti dal settore pubblico, è grazie a loro se tutto ciò continua ad esistere. Quindi grazie a Noberasco, che ci ospita qui oggi, un’azienda sana, presente a fianco a noi per il secondo anno consecutivo, col la quale abbiamo solidificato un rapporto basato su valori reciprocamente condivisi di promozione e sostegno del bello. E grazie alla Fondazione De Mari, che offre sempre un contributo molto importante”.

Prosegue Dacquino: “Per noi il festival teatrale è anche un termometro per capire l’evoluzione del pubblico, come cambiano le tendenze, e per questo esprimo la mia stima al direttore artistico Stefano Delfino, sempre sensibile e attento nel curare un festival al passo con i tempi”.

E sulla collaborazione con Cervo, conclude Dacquino: “Stiamo condividendo un percorso importante. Tutti parlano di rete e di sinergie: noi le facciamo”.

E la parola passa proprio a Gian Paolo Giordano, sindaco di Cervo: “Dopo anni di incontri, grazie al nostro consigliere delegato al festival, Walter Norzi, nasce qualcosa di unico tra le due manifestazioni estive, permettetemi di dirlo, più belle della Liguria. E anche fra le più solide come storia: il festival di Cervo esiste da 55 anni ed è stato nominato patrimonio Unesco, quello di Verezzi da 52, sono quasi coetanei. Mi unisco alle parole di Dacquino nel dire che i soldi pubblici sono sempre di meno, e voglio ricordare che spesso noi rischiamo per tenere in vita questi progetti, senza sapere se dei contributi arriveranno. Quindi diciamo grazie al pubblico e agli sponsor. E l’unione con Verezzi porterà solo buoni frutti”.

Di questa unione parla anche il consigliere delegato di Cervo Walter Norzi: “Noi selezioniamo con cura ogni forma di collaborazione e solo con realtà di alta qualità, un aspetto per noi imprescindibile, perché è grazie a questa qualità che veniamo riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Questo e lo spirito che anima i nostri due festival. Per quanto riguarda il calendario di Cervo, impreziosito da nomi come Bollani (che aprirà la rassegna), voglio ricordare che avremo sul palco tanti giovani talenti che hanno conquistato premi internazionali. E speriamo che il nostro palco sia quello che farà compiere loro il grande salto”.

Norzi conclude con due aspetti di carattere sociale: “Il primo è la collaborazione con le scuole, un valore importantissimo per tramandare la cultura tra le giovani generazioni. Il secondo è un accordo con un’organizzazione medica, per chi ci ha definito ‘irraggiungibili’, che garantirà un servizio navetta dal centro del paese al palco per tutte le persone con difficoltà motorie”.

E veniamo finalmente al programma verezzino, attraverso le parole di Stefano Delfino, direttore artistico: “Mi unisco anche io al ringraziamento agli sponsor, dal momento che negli ultimi anni i contributi pubblici si sono ridotti del 300%. Voglio però sottolineare che il 55% degli incassi del nostro festival è dato dal pubblico, penso che sia un record nazionale”.

Delfino spende importanti parole di commemorazione per due grandi artisti che ci hanno da poco lasciato. Il primo è Paolo Ferrari: “Nel 2011 vinse il Premio Veretium e nel 2005 presentò una memorabile interpretazione di ‘Sostiene Pereira’, a mio avviso superiore persino a quella di Marcello Mastroianni nel celebre film”.

La seconda commemorazione è per Luigi De Filippo: “Su idea di Carmen Delbalzo per la prima volta consegneremo un Premio Veretium alla memoria. Questo riconoscimento viene dato ogni anno da una giuria di qualità fatta di critici teatrali, ma quando ho sottoposto loro l’idea di Carmen, l’hanno accolta entusiasticamente. Ritirerà il premio la vedova, Laura Tibaldi, e proietteremo anche un breve video per far sì che per un attimo Luigi sia ancora sul palco con noi”.

Delfino ricorda la grafica creata anche quest’anno dall’illustratore Sergio Olivotti: “Un contrasto di bianco e nero, di proiezioni, di riflessi, attraverso il quale l’artista ha voluto rappresentare, e lo dico con le sue stesse parole, il teatro come illusione e come ambigua visione del reale”.

Per quanto riguarda la collaborazione con Cervo, racconta Delfino: “Sono felice di questo gemellaggio tra due dei Borghi più belli d’Italia e tra due piazze stupende e suggestive. L’idea di come trasformare questo dialogo da virtuale a reale mi è venuto come un’improvvisa illuminazione assistendo a ‘La leggenda di Moby Dick’. Cercavo infatti qualcosa che unisse musica e teatro e questo spettacolo mi ha dato le giuste suggestioni: con una scenografia e delle luci relativamente semplici, accanto a Igor Chierici che interpreta Ismaele, unico sopravvissuto al naufragio, saranno presenti un’arpista, un violoncellista e sette tamburi giapponesi: sei di questi simboleggiano l’equipaggio della nave, mentre il più grande, bianco, rappresenta la balena. Con due piazze che vedono sullo sfondo il mare l’impatto sarà certamente suggestivo”.

Ricordiamo, quindi, che “La leggenda di Moby Dick” andrà in scena il 15 luglio a Verezzi e il 3 agosto a Cervo. Altri aggiornamenti sul programma verezzino saranno rilasciati dopo la tradizionale conferenza stampa di Roma, attesa a breve.

Alberto Sgarlato

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