Politica - 05 maggio 2018, 15:30

Girano, girano, girano sapessi come mi girano girano, girano, girano.......(Gipo Farassino)

Le leggi della stupidità umana

Girano, girano, girano sapessi come mi girano girano, girano, girano.......(Gipo Farassino)

Era una notte buia e tempestosa. Sulla città di Sanremo infuriava un forte temporale e, all’interno del forte di Santa Tecla, il cantautore Christian G stava presentando il suo nuovo album. La struttura, che un tempo si chiamava semplicemente prigione, diventata oggi più pomposamente “casa circondariale”, aveva dato rifugio ad un numeroso pubblico di coraggiosi, ai quali si era aggiunto anche il sindaco della città dei fiori.

Aveva detto che sarebbe venuto e ha mantenuto la promessa data: non è un marinaio anche se a Tiziano piace immaginarlo così.

Il suo obiettivo iniziale forse era quello di vedere il forte in versione notturna e portare un segno di attenzione ad un giovane della città. Ma il suo abituale sorriso non riusciva a nascondere amarezza e preoccupazione. Ho evitato la più classica delle domande, “come va?”, che poteva suonare fuori luogo a fronte della notizia dello sciopero dei dipendenti del Casinò dichiarato mentre la città si preparava ad accogliere i molti turisti del week end.

Del resto la prima pagina di Nice Matin pubblicata la mattina (e non poteva essere diversamente visto il nome del giornale) annunciava la grande gioia dei cugini francesi per lo sciopero in salsa sanremese

Al sindaco di Sanremo dobbiamo riconoscere un approccio realistico e concreto ai problemi, usando la pazienza, la prima dote del giardiniere come amava ricordare Libereso.

Trattenendosi da giudizi cattivi ed evitando di personalizzare lo scontro, parlava intercalando espressioni come “non capisco a chi giova chiudere la sale quando in città ci sono i turisti”, “non comprendo le ragioni della protesta” ”perché proprio ora ?”.  Insomma un sindaco formato shakespeariano

 

Lo sciopero è uno strumento giusto e sacrosanto dei lavoratori per ottenere un miglioramento delle condizioni di lavoro e l’attività del Casinò non rientra fra quelle considerate servizi essenziali da garantire. Quindi non ci sono problemi di legittimità, ma solo di natura politica.

Alberto non è un politico di professione. Del resto non lo erano nemmeno il mitico King Zocc (al secolo Maurizio Zoccarato) o il simpatico Mister Bean (al secolo Claudio Borea). Rileggendo la storia della città per trovare un sindaco politico di razza occorre risalire all’amico Leone Pippione.

L’unico consiglio possibile in questi casi è la lettura di un buon libro, che aiuta a decifrare comportamenti e analizzare situazioni difficili. Un libro divertente e geniale, più volte ristampato, scritto da Carlo M. Cipolla, e con un titolo intrigante:

 

E' bene chiarire subito che nessuno può pensare che la stupidità sia alla base della scelta di dichiarare lo sciopero al Casinò nel week end del primo maggio. Anche in questa occasione, i rappresentanti sindacali della casa da gioco hanno agito solo e soltanto nell’interesse dei lavoratori, dell’azienda e della città intera. I lavoratori del Casinò sono molto amati da tutti i cittadini, che ne elogiano spirito di sacrificio e dedizione al lavoro. La lunga e gloriosa storia sindacale della casa da gioco dimostra con evidenza che dietro gli scioperi non si nascondono mai interessi personali o giochi di sponda con la politica.

Sia chiaro: le colpe, se ci sono, sono tutte del sindaco ed è giusto dire basta alla politica del "finché la barca va, lasciala andare....."

Escludendo un giudizio negativo su questo sciopero, che ha trovato un larghissimo consenso in città e considerando l'inesperienza politica del sindaco, ci permettiamo di consigliare a quest'ultimo la lettura del libro del Cipollla (non egiziana, ma Carlo). 

Perché nel libro si trova uno schema di assi cartesiani, ascisse e ordinate, in cui collocare con precisione le persone che si incontrano: gli intelligenti, gli sprovveduti, i banditi e gli stupidi.

La lettura risulterà utile perché in politica è importante saper distinguere immediatamente i banditi dagli stupidi in quanto lo stupido è più pericoloso del bandito.

Ecco in grande sintesi le leggi fondamentali della stupidità umana:

Prima Legge

Seconda Legge

 

Terza (ed aurea) Legge

Una persona stupida è chi causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.

 

 

 

Quarta Legge

Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide.

Quinta Legge

La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista.

I banditi sono prevedibili mentre gli stupidi non lo sono.  Perché le persone intelligenti sanno di esserlo, i banditi sono consapevoli della loro tendenza al crimine, gli sprovveduti hanno coscienza della loro situazione. Ma gli stupidi non sanno di essere stupidi, e per questo sono pericolosissimi.

Il tasso di stupidità è costante, e gli stupidi detengono una significativa quota di potere. E' questo il motivo per cui dobbiamo impegnarci  tutti contro la stupidità.

 

Tiziano Riverso e Claudio Porchia

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