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Eventi | 02 maggio 2018, 13:48

Sanremo rende omaggio al ’68, a Santa Tecla arriva la mostra “’68 e dintorni, una storia vera diventata leggenda” (Foto)

Esposizione di foto, volantini e tanto materiale per raccontare la Città dei Fiori negli anni della contestazione. Sabato pomeriggio l’inaugurazione

Le immagini della presentazione

Le immagini della presentazione

Con una mostra in programma dal 5 al 20 maggio al Forte di Santa Tecla Sanremo rende omaggio al ’68 a 50 anni dall’anno simbolo della contestazione.

La Città dei Fiori, a quel tempo, incarnava lo spirito del periodo storico con contestazioni che hanno anche riguardato il Festival della Canzone Italiana con il “Contro Festival” organizzato nel ’69 da Dario Fo e Franca Rame. Tante manifestazioni, eventi, episodi che raccontano come Sanremo non fosse solo culla borghese e benestante, ma anche zona di protesta in linea con quanto stava succedendo in tutto il mondo.

Sabato pomeriggio alle 17 inaugura al Forte di Santa Tecla la mostra “’68 e dintorni, una storia vera diventata leggenda”. Foto, volantini e tanto materiale per raccontare il 1968 in salsa sanremese. Materiale messo a disposizione da fotografi e collezionisti che sarà visibile al Forte dal 5 al 20 maggio.

Ma la mostra non sarà solo Santa Tecla. Sono tanti gli eventi in programma in tutta la città, con tanto di ‘concertone’ sabato 19 maggio in piazza San Siro.

“’68 e dintorni, una storia vera diventata leggenda” è stata presentata questa mattina nella sede del Club Tenco alla presenza degli organizzatori Renato Bergonzi, Mariella Migliore e Mauro Laura, dell’Assessore del Comune di Sanremo Eugenio Nocita e di Anna Simoncini in rappresentanza dell’Arci di Taggia.

La mostra renderà visibile per la prima volta una ricca selezione dei materiali (volantini, opuscoli, manifesti, libri, riviste, fotografie, video, filmati, oggetti) raccolti, ordinati e conservati da privati cittadini che hanno voluto gentilmente dare la loro disponibilità con il proprio archivio personale. L’esposizione cercherà di offrire uno spaccato di una stagione fondamentale della storia italiana del Novecento. Una stagione che ruota intorno alla data convenzionale del 1968, ma che trova le radici ideologiche e sociali ben prima e produce gli effetti politici e culturali per tutto il decennio successivo. Ma non solo possiamo dire che li produce tutt’oggi.

Per questo il titolo dell'iniziativa è stato scelto indicando, oltre all’anno leggendario la parola “dintorni” laddove i dintorni sono, culturalmente, verso la fine degli anni ‘50 e producono diramazioni musicali, letterarie e cinematografiche oltreché politico sociali con risvolti nei diritto e nell’immaginario collettivo per un periodo successivo difficilmente limitabile ad una data o ad un anno.

In particolare l’idea guida sarà quella di dare ampio spazio a tutto quello che è avvenuto qui, a Sanremo, in quegli anni. Sanremo città della musica popolare (Festival della Canzone Italiana) e colta (rassegna della canzone d’autore – Premio Tenco) ha in sé i germi delle contraddizioni che hanno generato l’esplosione della rivolta di 50 anni or sono. Una città dove la ricchezza era ed è esibita (al Casinò, ad esempio), ma dove si sono svolte le prime contestazioni alla società opulenta ed alla cultura che ne derivava.

Il progetto di far parlare e ascoltare documenti audio video dei protagonisti e delle vicende è solo uno degli aspetti a cui abbiamo dato attenzione – dicono gli organizzatori – oggetti riferiti a quel periodo ne rappresentano la simbologia culturale e iconografica. Molta attenzione sarà dedicata alla musica: la musica " impegnata e ribelle così come la letteratura di movimento e gli intellettuali che hanno sostenuto e criticato quel periodo. Argomento motivo di analisi complessa tuttora. Per questo vorremmo organizzare al fuori anche dei locali specifici, occasioni di concerti dove l'aspetto artistico sia sì con riferimenti al periodo in oggetto, ma con altrettanta attenzione alla musica che rappresenta oggi l'interpretazione della realtà giovanile, delle aspettative e del dibattito culturale. Presenti in quel periodo come oggi”.

Il nostro obiettivo – aggiungono – è sollecitare l'incontro con un pubblico il più esteso possibile, anche se lontano per esperienza, età o storia personale da quel momento storico e da quell'orientamento politico, per informarlo, coinvolgerlo e stimolarlo alla discussione nei confronti di quel recente passato, che passato non è visto che le problematiche e le speranze di quegli anni sono ancora oggi motivo di contrasto per taluni e di ispirazione per altri. All'interno di questo argomento di forte attualità vorremmo creare un coinvolgimento effettivo ed autonomo delle scuole Sanremesi. Con gli studenti vorremmo discutere ed ascoltare quanto di attuale, quanto di inapplicato, quanto di velleitario o di sbagliato ci sia stato e ci sia oggi in quel periodo estremo. Senza superiorità da padri tutelari e senza pregiudizi. La volontà è di sedersi insieme e riflettere. La stagione delle grandi lotte operaie e studentesche ha visto infatti la nascita di movimenti, come il femminismo, ha determinato una serie di conquiste per il mondo del lavoro oggi fortemente messe in forse non solo legislativamente ma socialmente. Un periodo che ha travolto e stravolto i rapporti gerarchici tra genitori e figli e tra docenti e studenti come altrettanto all'interno dei luoghi di lavoro Con tutte le ricadute positive ma anche negative che ne sono conseguite. Mettendo in discussione rapporti personali oltre che politici anzi mescolando il tutto in modo ancora oggi evidente”.

 

Nella fotogallery il programma della mostra e degli eventi collaterali

Pietro Zampedroni

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