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Attualità | 21 aprile 2018, 18:31

Crisi Rivieracqua: i debiti non fermano le consulenze, solo a gennaio spesi 35 mila euro per incarichi esterni

Dal 2013 la società, ora indebitata per quasi 6 milioni di euro, ha speso oltre 1 milione e 200 mila euro in consulenze

Crisi Rivieracqua: i debiti non fermano le consulenze, solo a gennaio spesi 35 mila euro per incarichi esterni

Nuovo aggiornamento sulla ormai infinita vicenda legata alla grave crisi di Rivieracqua. Oltre alla ormai nota situazione debitoria con quasi 6 milioni di euro di ‘rosso’, non si deve dimenticare l’inchiesta della Guardia di Finanza sulle tante consulenze esterne che la società ha richiesto dal 2013 ad oggi.

A fine 2017 abbiamo pubblicato un report su tutte le consulenze che, in totale, ammontavano a oltre 1 milione e 200 mila euro. E nel 2018 non mancano gli aggiornamenti. Nonostante la grave situazione debitoria nel solo mese di gennaio Rivieracqua ha speso 35.500 euro in consulenze. Non sono le centinaia di migliaia di euro degli anni precedenti, ma restano cifre importanti per una società in netta difficoltà.

L’8 gennaio Rivieracqua ha pagato 2.600 euro al Dr. Marco Rossi di Genova per un incarico di verifica dell’attuazione della disciplina anticorruzione e trasparenza mentre due giorni dopo 32.900 euro sono andati alla RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile per un incarico per una non meglio precisata assistenza contabile. La somma porta ai 35.500 euro di cui sopra.

Come noto il destino di Rivieracqua ora è nelle mani dei Sindaci che, tra qualche mese, dovranno valutare il piano di rientro che il Cda sta studiando dopo l’incarico ricevuto qualche giorno fa dall’assemblea. La società deve rientrare di quasi 6 milioni di euro con grande preoccupazione per le sorti del servizio, per il destino dell’acqua pubblica e per le possibili conseguenze sugli impianti in vista della bella stagione.

Al termine dell’ultima riunione in Comune a Sanremo il presidente Gian Alberto Mangiante ha garantito che, per la presentazione del piano, saranno rispettati i 180 giorni (dal 1° gennaio) annunciati nei mesi scorsi.

Pietro Zampedroni

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