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Politica | 16 marzo 2018, 17:00

Sanremo: Fisascat "3 giorni di sciopero e stato di agitazione al Casinò", chieste le dimissioni di Cda e Direttore

“L’incapacità e l'immobilismo del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale – evidenzia il sindacato - hanno azzerato tutto il lavoro svolto durante il periodo di solidarietà che aveva ridato equilibrio e stabilità al Casinò”.

Sanremo: Fisascat "3 giorni di sciopero e stato di agitazione al Casinò", chieste le dimissioni di Cda e Direttore

Stato di agitazione e 3 giorni di sciopero, da oggi al 31 marzo. E’ questa la decisione presa dal sindacato Fisascat Cisl, dopo il direttivo di oggi.

“L’incapacità e l'immobilismo del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale – evidenzia il sindacato - hanno azzerato tutto il lavoro svolto durante il periodo di solidarietà che aveva ridato equilibrio e stabilità al Casinò”. Alle azioni di lotta aderiscono anche i lavoratori dei tre appalti: ‘New Generation’ (Bar Ristorante), ‘Skp’ (Vigilanza) ed ‘Eporlux’ (Pulizie). Secondo la Fisascat “Anche loro con tagli, ritardi nei pagamenti degli stipendi, gestione scriteriata delle gare, stanno subendo danni ingenti e continuati. Ad oggi la Casinò Spa sta incassando 1 milione e 90mila euro in meno rispetto all'anno scorso con un calo drammatico delle presenze di 7.700 unità.  Il crollo degli incassi, da noi preannunciato in diverse occasioni, unito al carico di spese e consulenze indiscriminate, stanno portando la nostra azienda sull'orlo del baratro”.

Secondo il sindacato le sale dei giochi elettromeccanici e dei giochi tradizionali sono in stato di abbandono, le prime private di qualsivoglia misura di sicurezza e che patiscono i tagli alle ospitalità e addirittura il ritiro dei posteggi gratuiti per i giocatori. Le seconde private dei clienti, anch'essi penalizzati nell'ospitalità e dalla mancanza di una seria riorganizzazione del lavoro (utilizzo in rotazione di quasi 50 lavoratori in somministrazione).

“La preoccupazione crescente e la consapevolezza che non ci sia più tempo da perdere – termina la Fisascat - ci porta a chiedere le immediate dimissioni del Cda e del Direttore Generale, chiarificando che non saranno i lavoratori a contribuire economicamente ad un eventuale squilibrio di bilancio, chiediamo che sia costituito al più presto un assetto dirigenziale snello e capace, in grado di traghettarci fuori dalla palude. Il tempo del senso di responsabilità del Sindacato è terminato, è giunto il momento che la Proprietà si faccia carico delle proprie di responsabilità”.

Nei prossimi giorni il direttivo organizzerà e comunicherà le date di astensione dal lavoro.

Redazione

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