ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Economia

Economia | 15 febbraio 2018, 09:51

Gli otto punti di Confartigianato “per tornare a crescere” in vista delle elezioni del 4 marzo

Grasso: «Nessuna sorpresa: solo un Paese più a misura di microimpresa, attraverso leggi chiare, fisco leggero, credito agevolato, incentivi all'innovazione e una formazione che unisca scuola e lavoro»

Gli otto punti di Confartigianato “per tornare a crescere” in vista delle elezioni del 4 marzo

Ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario, favorire l'accesso al credito, sostenere la crescita e la competitività, proseguire e migliorare gli interventi per lavoro e formazione, costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e digitale, valorizzare le microimprese, risolvere il nodo delle infrastrutture e dei collegamenti, aiutare i giovani. Sono le otto grandi priorità contenute nel programma di Confartigianato in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo e che la stessa associazione, a livello regionale, sottopone ai candidati liguri per un impegno formale a perseguire le proposte concrete a favore delle micro e piccole imprese liguri.

«Ai nostri candidati non chiediamo nessuna sorpresa, nessun effetto speciale. Ma solo un Paese più a misura di micro e piccola impresa – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – L'obiettivo è tornare a crescere, come del resto abbiamo sottolineato nel nostro programma. Per farlo, è necessario sviluppare in modo concreto una serie di azioni che riteniamo fondamentali per sostenere il presente e il futuro delle nostre realtà imprenditoriali: indispensabile agire dunque su credito, pressione fiscale, lavoro e formazione con soluzioni a sostegno delle microimprese, toccando anche gli ambiti dell'innovazione e del sostegno alla crescita. Traguardi che non si possono raggiungere senza l'azione politica dei nostri amministratori: per questo li impegniamo, anche per le elezioni del 4 marzo, alla sottoscrizione del nostro documento, pronti a verificare periodicamente il lavoro svolto e i risultati ottenuti».

Scendendo nel dettaglio delle proposte, quelle che riguardano la pressione fiscale prevedono, in particolare, la riduzione dell'Irpef e un avvio graduale della fatturazione elettronica. Confartigianato chiede anche parità di trattamento nella tassazione, indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto, e politiche fiscali differenziate a seconda della dimensione aziendale. Tra le altre principali richieste, la riduzione dell'Irap e l'esclusione dall'Imu degli immobili strumentali. Poi c'è il tema del credito, un nodo da sciogliere con strumenti di finanziamento eccezionali e innovativi, anche attraverso la creazione di un soggetto finanziario pubblico appositamente dedicato alle microimprese. E ancora, viene chiesta la compensazione generale dei crediti non formalmente contestati dalla PA con debiti di qualunque genere verso qualsiasi ente pubblico, una soluzione al fenomeno del ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione.

Il terzo punto evidenzia le esigenze delle imprese per crescere ed essere più competitive: prevedere una sorta di “corsia preferenziale” per le micro e piccole imprese nell'ambito delle procedure pubbliche, rilanciare e tutelare il made in Italy con azioni forti, a livello nazionale ed europeo, e, in tema di appalti pubblici, rendere effettivi i principi fondanti dello Small Business Act.

Per ciò che riguarda lavoro e formazione, Confartigianato ritiene necessario il rilancio di un'istruzione professionalizzante che metta a regime il sistema duale (alternanza scuola-lavoro e apprendistato) e rafforzi i percorsi tecnici e professionali di qualità. Inoltre, l'associazione si oppone al salario minimo legale e alla riduzione della durata del tempo determinato. Infine, la sfera di Impresa 4.0: anche in questo contesto è opportuno sostenere le piccole imprese artigiane, modello imprenditoriale del futuro, nell'approccio al digitale, attribuendo loro le stesse corsie preferenziali burocratiche e le medesime risorse attribuite a startup e pmi tecnologiche.

Infine, tre impegni precisi per la Liguria: una politica che sappia mettere al centro la microimpresa, con misure e azioni indirizzate a un tessuto economico che costituisce il 96,3% del totale, un punto in più in percentuale rispetto al dato nazionale. Risolvere il nodo delle infrastrutture di collegamento per superare l’isolamento della nostra regione, integrando anche la logistica, nel suo complesso. Infine, favorire percorsi di autoimprenditoria e l'ingresso dei giovani nelle imprese, partendo da una maggiore e più efficace integrazione tra istruzione, formazione e mercato del lavoro, con l'obiettivo di ridurre la percentuale di disoccupazione giovanile, in Liguria una delle più alte d'Italia.

I candidati liguri potranno sottoscrivere il nostro programma nelle sedi di Confartigianato nelle seguenti date:
Genova, martedì 20 febbraio alle 15 (via Assarotti 7/9)
Savona, mercoledì 21 febbraio alle 11 (piazza Mameli, 5)
Sanremo, mercoledì 21 febbraio alle 17 (corso N. Sauro 36)
La Spezia, giovedì 22 febbraio alle 11 (via Fontevivo 19)

 

In allegato il documento con i punti di Confartigianato.

Files:
 Confartigianato Documento ELEZIONI 2018 (327 kB)

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium