Al Direttore - 12 febbraio 2018, 16:45

Ventimiglia: chiusura della scuola nella città alta, un nostro lettore rimbrotta contro l'Amministazione

Ventimiglia: chiusura della scuola nella città alta, un nostro lettore rimbrotta contro l'Amministazione

Un nostro lettore, Carmelo Musumeci, ci ha scritto in relazione alla scelta condivisa tra l'Amministrazione scolastica ed il Comune di Ventimiglia circa la chiusura della scuola di Ventimiglia Alta.

“Terrei a evidenziare alcuni aspetti visto che faccio parte dei genitori che vedranno i propri figli peregrinare per aule inadeguate e situate lontane dal centro storico, in barba all'attività didattica, sempre relegata per ultima in nome della codardia delle istituzioni Amministrative e scolastiche. E’ evidente che lo spostamento a marzo serve solo a by-passare il problema dei seggi elettorali che dovrebbero essere installati proprio nella scuola. Appare davvero ridicolo che, se la scuola è realmente in dissesto strutturale, possa essere frequentata sino al 4 marzo mentre diventi magicamente infrequentabile dopo. Se c'è un dissesto si esce subito. Il dissesto può esserci anche adesso. E se ci fosse il dissesto proprio il 4 marzo posta l'estrema sollecitazione dovuta al via vai degli elettori? Io, infatti, non andrò a votare per il rischio di crolli. Altra cosa, ho letto che l'Amministrazione vorrebbe sgomberare la scuola per delibera di Giunta. A tal proposito vorrei ricordare alcune cose. La delibera produce effetti dopo il decimo giorno dalla pubblicazione all'Albo Pretorio. Salvo la giustificazione dell'urgenza, ma se il 4 marzo si va a votare nella scuola, di urgenza non pare ce ne sia o no? Quindi dalla delibera altri 10 giorni. Una delibera di Giunta è un atto relatvo alle cose che saranno fatte da parte del Comune, non può disporre lo sgombero di una scuola. L'unico atto del Comune che può obbligare a fare qualcosa è un'Ordinanza Sindacale. L'Ordinanza Sindacale è, quindi, l'unico atto amministrativo valido con il quale il Sindaco può disporre la chiusura di una scuola non altri. Questo perchè l'ordinanza deve seguire un certificato di agibilità dal quale si capisca che la scuola è in stato di dissesto. La perizia con la quale si fa forte il Sindaco in realtà, poi, non è affatto una perizia, ma un'analisi del degrado con computo delle spese per eliminarlo. Non c'è nessuna attestazione dove sia scritto che la scuola è in dissesto. Un'Ordinanza, poi, deve avere un carattere di provvisorietà e, quindi deve avere una scadenza ben precisa non chiudere una scuola, perchè la delibera chiude una scuola e un scuola senza un edificio alternativo già pronto non può essere chiusa. Sappia l'Amministrazione che ogni abuso di potere verrà segnalato alla Procura della Repubblica e impugnato al TAR. Per cui invito gli Amministratori a seguire le norme di legge”.

“Chiedo anche al Provedditore agli studi di interessarsi davvero alla vita scolastica e cercare di capire che: se la scuola è in reale stato di pericolo le famiglie sono pronte ad andarsene di fronte a un'Ordinanza, ma se la scuola può essere messa in sicurezza con pochi interventi e realizzabili nel giro di un paio di mesi dalla scuola non se ne andrà nessuno. Ne stia certo. Vorrei anche ricordare che uno dei compiti del dirigente provinciale è di ricognizione. Con ogni opportuna azione di supporto, per garantire la continuità didattica e l'offerta formativa delle scuole e, inoltre, la legge sull'edilizia scolastica chiede di recuperare gli edifici esistenti, specie se di valore storico monumentale. Proprio il contrario di ciò che dice l'Amministrazione”.

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