Si chiude il sipario della 68° edizione del Festival della canzone italiana.
Direi un Sanremo da standing ovation! Cosa si può volere di più da una kermesse che ha registrato ogni sera share da ascolti record? I dati promuovono il buon lavoro affidato al direttore artistico Claudio Baglioni che ha posto al centro del festival “la canzone, con testi significativi e composizioni musicali armoniose, interpretate da artisti giovani e big di grande spessore artistico” come sorgente naturale di questa straordinaria edizione.
Un festival pieno di emozioni e commozioni, critiche e apprezzamenti con anticonformismi istituzionali che hanno saputo legare con più semplicità il contatto tra il telespettatore e il limpido scorrere della programmazione musicale di ogni sera con grande armoniosità.
Ore davanti alla tv a seguire le serate o in teatro dal vivo senza mai stancarsi. Merito al dettagliato lavoro dell’artista – direttore Baglioni che ha voluto impartire la sua dottrina artistica, una vera innovazione al festival, regalando a questa kermesse la vera immagine e valore della canzone italiana, senza dimenticare l’importanza dell’amarcord, attraverso il ricordo alla memoria di chi nel passato ha lasciato alla storia opere musicali indelebili che molte generazioni hanno apprezzato e che oggi ne fanno la grande storia della canzone italiana.
Viva la canzone italiana, viva il festival di Sanremo!