Il critico musicale Maurizio Scandurra, in occasione del Festival di Sanremo 2018, invita i giovani aspiranti cantanti, in giro in cerca d'autore per la storica cittadina della canzone italiana, a tenere gli occhi aperti: "A ben guardare, la città di Sanremo, già intasata a sufficienza da turisti e cantanti, è piena anche di una marea di giovani pieni di belle speranze che, valigie alla mano e zaini in spalla, confidano in chissà quale miracolo, protagonisti di improbabili concorsi che non portano da nessuna parte, e che hanno il solo scopo di fare da cornice all'evento principe, spesso facendosi anche pagare a caro prezzo. Il più delle volte, a tali manifestazioni, sono presunti defunti addetti ai lavori, artisti preistorici di non resta neanche traccia fossile, e presentatori con lustrini e paillettes usati e démodé più adatti al ruolo di comici che di addetti ai lavori. Questo per dire che esiste una speculazione abominevole ai limiti della decenza sui sogni di chi spera in una carriera artistica sotto le luci dei riflettori e con tanto di microfono in mano", conclude il noto giornalista, da sempre vicino a cittadini e consumatori.
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