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Festival di Sanremo | 06 febbraio 2018, 17:42

#Sanremo2018: il cantautorato giovanile protagonista al Club Tenco grazie alla rassegna “Sanremo senza confini”

A esibirsi, tanti artisti che credono nella musica e nella sua capacità catartica.

#Sanremo2018: il cantautorato giovanile protagonista al Club Tenco grazie alla rassegna “Sanremo senza confini”

È bello pensare che le canzoni malinconiche possano trasformarsi in gioia, per gli altri: i vostri applausi sono gioia”. Ha esordito così la cantautrice bolognese Roberta Giallo, apripista delle esibizioni collaterali al Festival di Sanremo, dal nome “Sanremo senza confini”, che animeranno i pomeriggi della kermesse, al Club Tenco e, da domani, a Villa Ormond.

Autrice, performer teatrale, pittrice e scrittrice, Roberta ha collaborato con alcuni dei grandi nomi della musica italiana, tra cui Lucio Dalla, Samuele Bersani, Valentino Corvino, aprendo anche concerti di Sting, Carmen Consoli, Edoardo Bennato e Alex Britti.

Le canzoni nascono dalla solitudine – ha continuato – e, in seguito, diventano altro da noi. Nascono da momenti di raccoglimento, sono piccole, e poi diventano grandi, eterne come l’anima dalla quale hanno avuto origine”.

La pensa analogamente anche Davide Berardi, cantautore di origini bitontine, per il quale “la musica è un’esigenza, un modo per esternare la propria interiorità”.

Gli album di inediti che Davide ha pubblicato sono già 3, cui se ne accosta un altro, Balla ancora, di chiara ispirazione folk, che trae spunto dalla tradizione popolare pugliese.

L’ultimo, Fuochi e fate, è uscito nel 2016 e sta ancora proseguendo il suo tour, “ma sto anche scrivendo brani nuovi”, ha assicurato Davide, che ha presentato con emozione il pezzo “Indescrivibile”, il quale ha dato avvio al cantiere del disco nel 2014 e ha vinto il premio Lauzi: “una storia d’amore, un omaggio al tempo che, passando, cambia e trasforma le cose”.

A intervenire, anche il presidente della Federazione Italiana Artisti di Strada, Beppe Boson. “Ci troviamo qui – ha spiegato – perché il Comune di Sanremo ha approvato un regolamento contrario ai nostri principi e a quanto scritto nel nostro statuto: noi pensiamo che l’arte di strada debba essere libera sul nostro territorio, e che a essere puniti debbano essere gli abusi, non gli utilizzi. Non demonizziamo l’arte di strada”.

Dovrebbe essere obbligatorio per qualsiasi artista fare busking – ha concluso – come se fosse un rito di passaggio: senza, è come se mancasse una tappa fondamentale”. “È vitale anche che il cittadino che presenti pulsioni musicali possa esibirsi liberamente: l’importante è che tutto venga svolto eticamente”.

A esibirsi per ultimi, i Crowroads, due fratelli appassionati di blues e folk, “una passione nata in casa, ascoltando i cantautori del genere che hanno trovato il nostro interesse”. Il loro groove è energico e ricco di echi del passato e la sonorità dell’armonica è piena, calda ed è capace di calare sulla stanza riempiendone ogni metro quadrato.

Roberta Scalise

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