- 01 febbraio 2018, 07:15

Candidature liguri: una profonda delusione

Candidature liguri: una profonda delusione

La campagna elettorale nel Ponente ligure parte sotto il segno della delusione: tutti scontenti i candidati mancati e i dirigenti locali, che si aspettavamo schiere di paracadutati ed erano pronti a sparare con la contraerea. Alla fine il bersaglio più grosso è il direttore di Panorama.

 

Non ci sono candidati da fuori regione in numero maggiore delle precedenti elezioni. La Liguria non è una terra elettoralmente affidabile ed anche il ministro Orlando ha preferito migrare in Emilia. 

Fra i candidati liguri non ci sono indagati o condannati, che possano conquistare uno spazio negli editoriali di Marco Travaglio. In tutto presentiamo solo tre candidati rinviati a giudizio con l’accusa di aver sperperato del denaro pubblico. Restiamo una regione fondamentalmente pluralista e gourmet, parola di Chicco, che ha conquistato un posto al sole.

La maggioranza degli elettori è orientata verso l’astensione. Molti di quelli che andranno sicuramente a votare non hanno ancora deciso per chi votare. Chi ha deciso per chi votare non ha ancora capito come si vota: un unico segno che sarà valido sia per l'elezione del candidato del collegio uninominale sia per l'elezione dei candidati per la parte proporzionale. Ma chi devo votare il candidato o il partito? 

Il PD imperiese con ogni probabilità  e come vuole la tradizione degli ultimi anni tornerà a provare il grande piacere di non avere una rappresentanza parlamentare. Archiviata in fretta la senatrice, la cui storia sarà ricordata come caso esemplare: sei stata sempre presente in aula? Hai seguito con impegno i lavori dell’antimafia e della commissione agricoltura?  Sei stata sempre vicina ai problemi del tuo territorio?  Bene, se hai fatto tutto questo, non c'è posto per te!!!

 

Ma non c'è tempo per le polemiche, la politica propone soluzioni per tutti i gusti

 

Meglio comunque le candidature di servizio, che non creano problemi

 

 

Mentre c’è chi approfitta della situazione favorevole per risanare il bilancio in rosso

 

L’importante è partecipare... anche se non sempre vince il migliore.

Tiziano Riverso e Claudio Porchia

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