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Al Direttore | 15 gennaio 2018, 13:14

Sanremo: gli negano il Fondo per la non autosufficienza (FRNA), giovane tetraplegico si appella alla Regione Liguria

Il 25enne Gianluca, rimasto invalido all'età di 15 anni per un tuffo in mare, si è visto respingere la domanda. Ora confida in un aiuto da parte delle Istituzioni Regionali.

Sanremo: gli negano il Fondo per la non autosufficienza (FRNA), giovane tetraplegico si appella alla Regione Liguria

Il sanremese Gianluca Giacchero, 25enne di Sanremo (e da esattamente 10 anni in seguito ad un tuffo in mare tetraplegico), ha scritto alla Regione Liguria ed ai suoi Assessori per il Fondo per la non autosufficienza chiamato anche FRNA.

"A dicembre - scrive Giacchero - ho fatto domanda, tramite il mio comune di residenza, come mio diritto, per il Fondo per la non autosufficienza chiamato anche FRNA. Pochi giorni dopo sono venuti gli assistenti sociali a fare una relazione da inserire poi nel database preposto a giudicare se potevo rientrare nel progetto. I primi di gennaio mi è arrivata la lettera che categoricamente respingeva la mia domanda. Ora, io sono invalido da quando avevo 15 anni al 100%, rientro perfettamente nei limiti di reddito per fare domanda, io - come recita la Delibera della Giunta Regionale 1106/2006 - non riesco a lavarmi da solo, a vestirmi da solo, ad andare alla toilette da solo, a essere continente ‘da solo’, ad alimentarmi da solo e a muovermi per casa da solo. E potrei continuare, secondo le IADL cioè le attività strumentali, non riesco a fare la spesa da solo, ad usare il telefono da solo, a prepararmi il cibo da solo, ad avere cura della casa da solo, a fare il bucato da solo, a prendere farmaci da solo, a usare mezzi di trasporto da solo e per ultimo a gestire il denaro da solo. Dopo avermi indubbiamente umiliato ricordando ed elencando tutte queste cose che non riesco senza ombra di dubbio a fare e se volete potete venire a controllare, perché io non mi vergogno della vita che faccio tutti i giorni".

"Invece dovrebbero vergognarsi le persone che hanno deciso di mettere un pc a decidere se ti possono spettare o no i 1.200 € tanto agognati, dopo che vivo con la pensione di invalidità mia e di mia mamma ipovedente che insieme superano di poco i 1.000 €, un mutuo sulle spalle dello stipendio di mio padre, e con un progetto di vita indipendente del quale non posso usufruire per assumere un'altra persona perché i soldi servono per pagare la spesa, le bollette e le tasse annuali. Spero di essere preso in considerazione questa volta e se questa mail dovesse finire nel dimenticatoio o malauguratamente nello Spam, ho messo in copia conoscenza anche i principali giornali della regione".

Redazione

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