ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 09 dicembre 2017, 19:08

Taggia: Orengo (Il Passo Giusto) replica al sindaco Conio "La meritocrazia non c'entra nulla con le sue nomine"

Se ne prenda la responsabilità fino in fondo, dicendo che la meritocrazia non c’entra nulla ma le logiche politiche hanno il sopravvento con il grande rischio di portare la nostra città a vent'anni addietro".

Roberto Orengo

Roberto Orengo

"Molte volte, quando ci si sente colpiti nel vivo, si cerca di giustificare uscendo dal merito della questione".

Ad intervenire rispondendo al Sindaco di Taggia Mario Conio (QUI) è il capogruppo di minoranza Roberto Orengo (Il Passo Giusto) che spiega: "È il suo atteggiamento caro Sindaco che per non chiamare le cose con il loro nome si appella a giustificativi di ogni tipo. In campagna elettorale ha presentato a tutti la sua immagine come uomo nuovo che guardava al merito e alle forze giovani per amministrare la città. Ed è proprio questo che vorrei sottolineare: il merito".

"Quando si nomina un consulente che si deve occupare di un tema importante e delicato come l’ambiente, le caratteristiche richieste dovrebbero essere quelle della professionalità, della qualifica e dell’esperienza conclamata sul campo.
- aggiunge l'esponente della minoranza - Mauro Albanese non ritengo possieda tali caratteristiche e dimostrazione ne è stato il pessimo andamento della differenziata in Sanremo. Di conseguenza non si può che leggere la sua nomina come a una scelta meramente politica e non meritocratica". 

"Quando si nomina un segretario comunale che, nonostante la sua immacolata posizione giudiziaria, è stato osservatore amministrativo apicale durante il periodo più drammatico per la nostra città che è sfociato persino nell’arresto di un sindaco, si compie un atto più politico che meritocratico. - sottolinea Orengo - Quando si nomina uno staff tramite una selezione forse per  titoli o forse per simpatia, tale da escludere persone altamente referenziate sia dal punto di vista professionale che culturale, si compie una scelta politica e non basata sulla meritocrazia".

"Per cui signor Sindaco chiami le cose con il loro nome perché lei amministra e lei ha tutto il diritto, nel rispetto delle norme, di nominare chi vuole in qualsiasi ruolo. - conclude Roberto Orengo - Ma se ne prenda la responsabilità fino in fondo, dicendo che la meritocrazia non c’entra nulla ma le logiche politiche hanno il sopravvento con il grande rischio di portare la nostra città a vent'anni addietro".

C.S.

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