Politica - 24 novembre 2017, 14:28

Imperia: crisi politica, le reazioni a caldo di Pietro Mannoni e Antonio De Bonis al termine della conferenza del PD (Video)

Ecco le reazioni del segretario provinciale del Partito Democratico Pietro Mannoni e del segretario cittadino Antonio De Bonis al termine dell'incontro di questa mattina

Imperia: crisi politica, le reazioni a caldo di Pietro Mannoni e Antonio De Bonis al termine della conferenza del PD (Video)

Conferenza stampa 'fiume' quella di questa mattina nella sede di via San Giovanni ad Oneglia, convocata il giorno seguente alle dimissioni dei quattro assessori PD in forza alla giunta Capacci.

Ecco le reazioni del segretario provinciale del Partito Democratico Pietro Mannoni e del segretario cittadino Antonio De Bonis al termine dell'incontro di questa mattina:

“E’ il crollo definitivo della fiducia del Partito Democratico nei confronti del sindaco Capacci - tuona così il segretario provinciale del PD Pietro Mannoni - Gli ultimi sono stati mesi difficili, nei quali abbiamo cercato delle motivazioni di contenuto , programmatiche, per andare fino in fondo alla legislatura. il sindaco ha ritenuto, come ha sempre fatto soprattutto negli anni dopo le elezioni regionali, di non voler condividere le decisioni sia quelle meno rilevanti sia quelle di rilievo strategico".

"Questo suo approccio autocratico e molto solitario ha portato ad un’incrinatura definitiva del partito nei suoi confronti - prosegue Mannoni - Adesso ci sono i consigli comunali convocati per il 30 novembre ed il 1° dicembre. Il primo giorno ci sono pratiche che voteremo per il bene della città. Il secondo giorno, c’è una pratica sul tema della gestione del servizio idrico. Riteniamo che in quella occasione si capirà e sarà evidente che il sindaco non ha più una maggioranza consigliare ha sempre detto che quando avesse preso atto di una mancanza della maggioranza ne avrebbe tratto le conseguenze e avrebbe rassegnato le dimissioni e crediamo che questo sia il percorso e debba dare le dimissioni dalla carica di sindaco".

"Noi come Partito Democratico riteniamo che il servizio idrico della provincia di Imperia, come deciso dall’ente d’ambito e dalle sentenze della magistratura civile debba essere una gestione pubblica - conclude Mannoni - Questa situazione partita con la decisione di chiedere il fallimento di Rivieracqua può portare ad una situazione nella quale ci sarà il commissariamento dell’ambito chiesto insieme all’istanza di fallimento. In quel caso una possibilità concreta diventa la gara e la gestione di un soggetto privato di tutto l’ente d’ambito e quindi del sistema idrico integrato. Siamo fermamente contrari a questa ipotesi perché noi pensiamo che una società pubblica che gestisca l’acqua in provincia di Imperia sia l’unica che possa poi reinvestire gli utili nell’interesse dei cittadini e quindi nella riqualificazione del sistema idrico e di tutte le reti che non sono messe per nulla bene ed hanno bisogno di investimenti importanti”.

“Da lunedì abbiamo dichiarato che il PD non fa parte della maggioranza – afferma Antonio De Bonis, segretario cittadino del PD - Abbiamo aspettato tre giorni per le dimissioni egli assessori per una pratica di variazione in giunta, per mettere in sicurezza il bilancio ed i lavori che devono essere fatti. Noi abbiamo preso atto che si è chiuso un rapporto di fiducia con il sindaco per scelte che si sono così divaricate con una che andava da una parte ed una dall’altra. Il fatto che il sindaco abbia condiviso la scelta di Amat, sia una scelta dirompente che rischia di far crollare tutto il castello provinciale della gestione idrica provinciale perché c’è collegamento strettissimo tra le società esistenti che stanno gestendo provvisoriamente il servizio, Amat, Amaie ed Aiga. Rivieracqua è creditrice di diversi comuni ed è debitrice di Amat, Amat è debitrice dl comune di imperia per oltre 8 milioni, Amat è debitrice per l’acqua che prende da Amaie.

“Doveva esserci una sinergia per trovare una soluzione graduale, insieme, con equilibrio. Come è stato fatto un anno e mezzo fa – continua De Bonis - Il fatto di questa forzatura fatta dal Cda di Amat e condivisa dal sindaco, questa operazione può essre propedeutica all’affidamento ai privati. Noi siamo fermamente contrari. Leggendo le affermazioni del indaco fatte oggi, lui è perfettamente consapevole che l’arrivo del commissario a commissariare l’Ato provinciale, visti i crediti ed i debiti che girano intorno ai comuni ed alle società, possa essere un fatto determinante per il fallimento di Rivieracqua. Era perfettamente cosciente del rischio di queste delibere dell’Amat. Mi chiedo se lui ha questa preoccupazione sul Comune di Imperia nei rapporti con Amat, perché non è stato così responsabile di preoccuparsi di questo nei confronti dell’ambito provinciale e condividere una scelta così deflagrante dell’Amat?”.

Andrea Gavi

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