- 22 novembre 2017, 17:00

Com’è alta la città

Com’è alta la città

I sindaci della Provincia, da un po’ di tempo a questa parte, concordano su un punto: il rilancio delle rispettive città deve coinvolgere molto di più i centri storici. Da Imperia a Ventimiglia, passando per Sanremo, Taggia e Bordighera, i “quartieri alti” possono diventare nuovi poli artistici, culturali, gastronomici, sia per gli abitanti sia per i turisti.

Riqualificare le parti più antiche, più belle ma spesso, purtroppo, più trascurate delle località rivierasche, rimane un compito veramente complesso, perché non basta intervenire sul lato estetico. Ben vengano le isole pedonali al Parasio e in via Cascione a Imperia, i progetti di restyling di Ventimiglia Alta collegati al futuro porto, i restauri delle Rivolte della Pigna a Sanremo, le nuove pavimentazioni previste in alcune vie di Bordighera Alta.

Il problema è come riportare la vita nei rioni, quella “sana”, rappresentata dai piccoli negozi di qualità, dalle osterie, dagli alberghi diffusi, dalle manifestazioni di vario genere; queste ultime, da sole, non possono garantire quella riconnessione permanente del tessuto urbano, come testimonia in modo perfetto il Parasio imperiese, bellissimo, chiuso al traffico, perlopiù deserto.

Servono idee, serve collaborazione. Poiché sono un inguaribile sostenitore della necessità di copiare le migliori esperienze altrui, propongo ai vari comuni di costituire un’alleanza, di scambiare consigli, realizzare magari un calendario condiviso di eventi e punti d’interesse nei borghi storici, con il medesimo logo e con lo stesso materiale di promozione-comunicazione sia su carta sia online. Come dovrebbe essere viva la città.

Luca Re

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