Economia - 22 novembre 2017, 07:11

Un focus sull’impresa locale con il presidente di Confindustria Imperia Alberto Alberti: “Edilizia ancora in crisi, il futuro è un polo per le nuove aziende informatiche” (Video)

Anche il mondo dell’agroalimentare sta registrano buoni risultati: “Specie nel settore oleario ci sono aziende che lavorano molto bene”.

Alberto Alberti, presidente Confindustria Imperia

Alberto Alberti, presidente Confindustria Imperia

La presentazione dell’imminente assemblea generale di Confindustria Imperia è stata l’occasione per stilare un bilancio dell’impresa nostrana con il presidente provinciale Alberto Alberti. Tra settori in crisi e nuove frontiere di sviluppo sembra proprio che anche per la nostra zona il peggio sia passato (anche se non per tutti) e pare che il futuro possa dividersi tra un ritorno all’agroalimentare e le nuove frontiere dell’imprenditoria informatica. 

 

Il settore che non è ancora uscito dalla crisi è l’edilizia – ha dichiarato ai nostri microfoni Alberto AlbertiConfindustria Imperia fino a pochi anni fa aveva il 30% di edili, oggi siamo a meno del 20% perché la crisi ha toccato particolarmente questo comparto. Stanno con fatica cercando di recuperare e andare avanti quelle aziende che hanno saputo trasformarsi, oggi è impensabile costruire grandi palazzi, ma bisogna lavorare nei restauri e nei recuperi. Le aziende devono sapersi riciclare per poter trovare il modo di andare avanti. Chi sta andando abbastanza bene è l’agroalimentare – spiega poi Alberti – specie nel settore oleario ci sono delle realtà che lavorano molto bene. Ora c’è il problema della taggiasca che sarebbe stato meglio affrontare qualche anno fa, ma ciò non pregiudica l’attività di chi sta facendo bene”.

Potenzialità importanti arrivano anche dal settore nautico e turistico:Sui porti abbiamo delle potenzialità enormi ma non tutto dipende dagli imprenditori ma è un settore dove molto può dirlo la parte pubblica per accelerare”.

Ma quali sono le strade da seguire per il futuro dell’imprenditoria locale?Stiamo accarezzando un progetto tutto nostro – racconta Alberti – perché abbiamo tra i nostri associati alcune imprese, per un totale di oltre 100 dipendenti, tutti laureati in fisica e matematica, e sono tutte imprese nel settore informatico. Stiamo cercando di creare un polo con aziende in espansione che non sono in concorrenza, che lavorano volentieri insieme e che hanno come mercato il mondo e secondo noi potrebbe essere il futuro di questo territorio perché l’unica cosa che non possiamo a rovinare è il clima e un’azienda che da Londra deve aprire una succursale preferisce questa zona per questioni climatiche dato che il mondo dell’informatica non ha confini o problemi di distanze. Speriamo di avere l’appoggio giusto dagli enti competenti”.

Ci sono speranze, quindi, specie per i giovani che vogliono dedicarsi ad attività che fondono antichi saperi con le tecnologie più moderne. Il futuro è tutto da scrivere, ma serve impegno, voglia di fare e un aiuto concerto da parte delle istituzioni locali e non.

Pietro Zampedroni

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