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Al Direttore | 18 novembre 2017, 18:55

Sanremo: inversione di marcia in via Galilei, un residente "Prima di tutto la sicurezza, no ad interessi particolari"

Il lettore Enzo Fantozzi è a favore del semaforo in via Galilei e dell'inversione del senso di marcia e ne spiega dettagliatamente i motivi

Sanremo: inversione di marcia in via Galilei, un residente "Prima di tutto la sicurezza, no ad interessi particolari"

Sono un residente di V. Galilei 47 Condominio ‘AOBERG’ e sono uno dei condomini che ha sollecitato e sostenuto insieme ai Consiglieri del Condominio, le iniziative dell'Amministratore per la messa in sicurezza dell'incrocio tra V. Galilei, V. De Amicis e l'accesso al nostro Condominio.

Dopo l'annuncio da parte del Comune dell'aggiudicazione della gara di appalto per la realizzazione dell'impianto semaforico, e dopo uno dei primi sopralluoghi dell'Assessore TRUCCO, ho seguito con molta attenzione le polemiche che si sono sviluppate e riportate dagli organi di informazione. Nello stesso tempo devo lamentare il poco ed a volte tardivo dibattito civico, nonché l'assenza della politica (non mi riferisco agli Amministratori Comunali) rispetto ad una problematica che riguarda una parte rilevante della Città e non di una sola e parziale zona.

Intervengo solo ora in modo pubblico, dato che è stato ventilato da qualcuno del Comitato del NO il ricorso alle vie legali. Personalmente suggerirei di pensarci molto bene prima di intraprendere vie legali, data l'esistenza di fatti e situazioni più volte documentati e portati da tempo a conoscenza del Comune.

In ordine:

a) già da tempo l'Amministratore del condominio aveva fatto richiesta al Comune, della eliminazione del carico e scarico posto davanti all'ingresso del condominio, che tante difficoltà di manovra e problemi di sicurezza determinava sia per andare verso V. De Amicis che verso il condominio AOBERG (che conta circa 85 appartamenti);

b) le difficoltà e la non sicurezza (prima dell'insediamento del cantiere), erano determinate da diversi fattori: primo, il carico e scarico posto davanti al civico 47, era quasi sempre occupato da una o più autovetture private; secondo, il proprietario dell'attività commerciale posta al civico 52 usavava il carico e scarico per parcheggiare una propria autovettura (una 600 di colore bianco); terzo, alcune mamme usavano quel carico e scarico e il tratto di via Galilei in divieto di sosta, per parcheggiare la propria autovettura per poi andare a portare o prendere il proprio figlio presso la scuola del Castillo; quarto, le tante autovetture che ancora continuano ad essere parcheggiate nel tratto di strada che va da davanti al bar e fino all'alimentari, pur in presenza di segnaletica orizzontale e verticale indicante il divieto di sosta e di fermata;

c) a questi fattori appena indicati ne va aggiunto un altro molto rilevante di cui nessuno, in queste settimane, ha fatto cenno: i mezzi dei fornitori, dei corrieri o di qualche artigiano che dovevano utilizzare quel carico e scarico, trovandolo sempre occupato si accodavano fino ad invadere le strisce pedonali ed anche parte della carreggiata, contribuendo all'intasamento e all'ulteriore pericolosità quell'incrocio.

Rispetto ad alcune affermazioni, alle critiche o al rifiuto del comitato del NO o degli interessi privati:

si ridurranno sensibilmente gli spazi per il posteggio delle autovetture’; l'Assessore TRUCCO ha dimostrato sulla base dei disegni predisposti, che si trattava di un falso problema dato che tale sensibile riduzione non esiste. I sostenitori del NO, molto probabilmente, continuano a considerare parcheggio per le autovetture anche il tratto di V. Galilei dove vige il divieto di sosta e di fermata, che continua ad essere non rispettato, perpetrando in questo modo un comportamento di assoluta illegalità.

Per quanto riguarda le mamme che hanno affermato: ‘in tutta quella zona, veniva tollerata una breve sosta delle autovetture per portare o prendere i figli a scuola’. Le mamme hanno omesso di dire una cosa inconfutabile: le loro autovetture si aggiungevano a quelle già parcheggiate in divieto, cosa che cozza sia con il Codice Stradale che con la sicurezza dei Cittadini che in quella zona abitano o devono transitare. Alle mamme suggerisco (da ex insegnante, ora in pensione, e con un lungo impegno di dirigente sindacale alle spalle nel settore scolastico) di farsi promotrici di una proposta semplice ma anche molto impegnativa che può contribuire alla risoluzione di una reale esigenza.

In molti Comuni è stato realizzato con l'impegno delle singole Amministrazioni Comunali, la collaborazione delle scuole e delle Associazioni del volontariato, l'uscita organizzata e protetta delle scolaresche; si tratta di incanalare gli scolari in due direzioni opposte (sulla base della provenienza territoriale) e di accompagnarli fino ad un punto di incontro con i propri genitori. Naturalmente gli scolari devono essere adeguatamente accompagnati da persone proposte a quella attività. Questo sistema si chiama ‘PediBus’. Tutto questo ha un costo? certamente si, ma va organizzato e sostenuto nell'interesse di tutti.

Rispetto all'aumento del traffico come conseguenza dell'inversione di marcia.

Questo è un argomento di cui si è discusso per anni e in tante occasioni, infatti l'inversione doveva essere attivata contemporaneamente all'apertura dello svincolo dell'Aurelia Bis al Borgo. Credo che non sfugga a nessuno che l'argomento coinvolge una parte consistente della Città di cui certamente sono parte integrante quei Cittadini che abitano lungo tutto il percorso che va dallo svincolo dell'Aurelia Bis (al Borgo) e fino alla fine di Corso Inglesi (alla foce). A mio parere, hanno fatto bene l'Assessore TRUCCO e il Sindaco BIANCHERI, nel mantenere fermo il punto sulla sicurezza (che certamente non riguarda solo l'incrocio più volte menzionato) e quindi l'installazione e l'attivazione, a prescindere, del'impianto semaforico.

Per quanto riguarda l'inversione di marcia di V. Galilei, è utile ricordare che nel 2016 il Comune, dovendo aggiornare il piano del traffico cittadino, ha incaricato un'azienda specializzata per il monitoraggio del traffico e quindi avere indicazioni utili per apportare i necessari correttivi. Pertanto hanno fatto bene gli Amministratori Comunali ad assumere l'impegno per una accurata verifica, a seguito di un periodo di sperimentazione del reale impatto rispetto all'inversione di marcia. Tale verifica e quindi la conferma dell'inversione o del suo annullamento (che è cosa diversa rispetto all'impianto semaforico in via di realizzazione), deve tener conto sempre e comunque l'interesse generale e non quelli particolari di alcuni titolari di attività commerciali, concentrate nel tratto che va dall'inizio di V. Galilei (parte Polo Nord) e fino all'incrocio con Via De Amicis.

Nel concludere questa lunga lettera, avanzo una provocazione a cui il Comitato del NO (chi se ne è fatto promotore) è chiamato a dare una risposta: perché non proponete alla Città e al Comune di rendere a senso unico tutto il percorso che va dall'uscita dell'Aurelia Bis fino alla fine di Corso Inglesi visto che si tratta di strade dove non è possibile fare la linea di mezzeria e solo per alcuni tratti vede la presenza di almeno un marciapiede?

Una proposta del genere dimostrerebbe che tutta la sceneggiata messa in atto (per far rimanere tutto come è stato fino ad ora) non è viziata da interessi personali da difendere.

Enzo Fantozzi".

Redazione

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