Al Direttore - 16 novembre 2017, 07:31

Sanremo: il nostro lettore Alessandro Condò segnala un ritardo nel ricovero di un anziano al Pronto Soccorso

Abbiamo chiesto all’Asl le motivazioni di questo ritardo e ci è stato evidenziato come, in occasione dell’arrivo dell’uomo, il Pronto Soccorso ha dovuto gestire in quel lasso di tempo circa 140 pazienti, in una giornata particolarmente difficile. L’Asl si scusa per l’accaduto.

Sanremo: il nostro lettore Alessandro Condò segnala un ritardo nel ricovero di un anziano al Pronto Soccorso

Un nostro lettore, Alessandro Condò, ci ha scritto per segnalare un episodio avvenuto al Pronto Soccorso di Sanremo, che ha visto come sfortunato protagonista, un uomo ultra novantenne.

“Premetto che conosco bene le condizioni nelle quali lavorano medici ed infermieri di questo reparto e non posso attribuire certo a loro alcuna colpa, ma questa situazione non può assolutamente continuare. Mi auguro che questa ennesima segnalazione possa servire a migliorare le cose. In un paese che voglia definirsi civile e non del terzo mondo, salute ed istruzione devono essere due settori perfettamente funzionanti. Venerdì scorso, nel pomeriggio, il medico di base opta per il ricovero dell’uomo e, con l'ambulanza l’accesso avviene alle 17.30. Effettuato il triage viene comunicato che è stato assegnato il codice verde che, come tutti sappiamo è quello di minore gravità. L’anziano signore viene fatto accomodare fuori in sala d'attesa su una sedia a rotelle. La sala era piena di gente, in attesa di essere visitata già da diverse ore. Il tempo passa ma le persone che vengono chiamate, sono davvero molto poche. Una parente stretta che era con lui decide di chiedere informazioni per sapere quanto tempo sarà ancora necessario aspettare. Nessuna risposta. Naturalmente, essendo anziano, il mal capitato signore, incominciava a lamentarsi perché stare seduti per ore non è certo il massimo, soprattutto se si sta male e si hanno 92 anni compiuti. Dopo nove ore di attesa e vedendo che altri pazienti  in codice verde continuavano a passare davanti, la nipote decide di entrare e chiedere nuovamente spiegazioni. Nel frattempo l’anziano e’ allo stremo delle forze. Un infermiera vedendo il giustificato stato di alterazione della donna, decide di prendere una barella e finalmente riesce a far sdraiare il nonno. Tutto questo quando l’orologio segnava l’una di notte. Nel frattempo le ore scorrono, la sala d'attesa si svuota, ma l’anziano è ancora sdraiato su quella barella senza neanche essere degnato di uno sguardo. La rabbia sale perché non si riesce a capire perché non venga neanche guardato. Vengono nuovamente chieste spiegazioni, ma gli infermieri dicono che non è il primo anziano che sta lì da ore e che non sarà neanche l'ultimo. Viene fatto nuovamente presente che si e’ in possesso di un foglio di ricovero, ma la risposta è lapidaria: ‘Quello che scrive il medico, non conta nulla!’ Passano le ore e si fanno le 5.30 del mattino. Finalmente ci siamo... e’ arrivato il momento di essere visitato. Dalla visita si passa alle prime cure, tutto questo sempre in Pronto, dove ormai i lettini sono attaccati uno all'altro tra i corridoi praticamente ovunque. Per i parenti riprende l’attesa del nulla, senza avere mai una risposta concreta. Dopo più di 12 ore di attesa, la nipote rientra per vedere di sapere qualcosa dai medici, ma ben presto si rende conto che il nonno non è più nella stanza. Si guarda attorno ma nulla. Al che chiede e le viene detto che sia stato portato su nel reparto ricoverato. Ora io mi chiedo ma avvisare i parenti che erano fuori che aspettavano notizie no? Comunque, dopo un Odissea durata più di 14 ore, si è giunti finalmente al ricovero”. 

Abbiamo chiesto all’Asl le motivazioni di questo ritardo e ci è stato evidenziato come, in occasione dell’arrivo dell’uomo, il Pronto Soccorso ha dovuto gestire in quel lasso di tempo circa 140 pazienti, in una giornata particolarmente difficile. Molti pazienti erano in gravi condizioni e l'uomo rimasto in attesa non era in pericolo di vita. L’Asl si scusa per l’accaduto.

Redazione

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