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Eventi | 24 ottobre 2017, 21:34

A Sanremo e Nizza la Grande Messa in Do minore di Mozart, appuntamento il 29 ed il 30 ottobre

Il Coro Filarmonico Musica Nova prosegue la sua collaborazione con L’Orchestra Sinfonica di Sanremo e con le Coeur Philarmonique di Nice

A Sanremo e Nizza la Grande Messa in Do minore di Mozart, appuntamento il 29 ed il 30 ottobre

Appuntamento con un doppio concerto con la Grande Messa in Do minore di Mozart. Domenica 29 Ottobre, alle ore 16 presso l’Eglise St Pierre d’Arène, 55 rue de la Buffa –Nice e lunedì 30 ottobre, alle ore 21 presso la Basilica Concattedrale di San Siro Sanremo, ingresso libero. 

Ad appena due settimane dalla prima Rassegna del Festival Europeo delle Corali, organizzato dal Coro Filarmonico Musica Nova e tenutosi con successo di pubblico a Sanremo e a Ventimiglia, il coro prosegue la sua collaborazione con L’Orchestra Sinfonica di Sanremo e con le Coeur Philarmonique di Nice in una esibizione di un centinaio di coristi nella complessa “Messa in Do minore” a due cori ed otto voci, a Nizza e a Sanremo. Coeur Philarmonique de Nice diretto dal Maestro Giulio Magnanini è una formazione composta da una cinquantina di coristi appassionati e di buon livello amatoriale che ha cantato sotto la direzione di maestri di fama internazionale, partecipa regolarmente al festival di Musica sacra di Nizza e al Festival “Musique au Coeur” di Antibes.

"Il Coro Filarmonico Musica Nova, diretto dal Maestro Paolo Caravati lavora sull’affinamento della tecnica vocale con attenzione costante alla qualità e con un repertorio di alto livello. Questa scelta ha comportato, negli ultimi anni, un impegno molto più consistente nello studio e nel perfezionamento, nel lavoro di squadra; il coro insegna ad andar d’accordo nel senso tecnico del termine; in una cultura dell’individualismo e del sovrapporsi cacofonico e incomprensibile di parole, chi canta in coro lo fa simultaneamente badando all’ armonia. Il sacrificio è ripagato dal divertimento e dall’emozione di rendere fruibile a tutto il pubblico la sublimità della grande musica" - spiegano i promotori dell'evento.

"La Messa in do minore K 427(composta a Vienna 1782-1783, prima esecuzione Salisburgo 25 agosto 1783) è rimasta incompiuta, stesso destino del Requiem, ma l’incompiutezza della Messa non è causata dalla morte prematura dell’artista; l’opera fu concepita da Mozart come un’offerta votiva per il superamento delle difficoltà che si frapponevano al suo matrimonio e allo stesso tempo come un dono all’amata Konstanze, quindi, Mozart aveva iniziato a comporla per una sua autonoma decisione, uscendo per la prima volta dal sistema della committenza che regolava la produzione musicale dell’epoca e dai vincoli impostigli dall’Arcivescovo Colloredo, ma i tempi non erano maturi perché un musicista potesse dedicare la sua arte a una composizione non commissionata, pertanto la messa fu accantonata in favore di lavori più urgenti. Tra i motivi dell’interruzione si cita un editto imperiale del 1783 che limitava l’esecuzione di musica sacra con orchestra nelle chiese" - raccontano.

"L’opera rappresenta il ritorno di Mozart alla musica sacra dopo gli anni salisburghesi, in essa troviamo uno sfoggio di fantasia e ispirazione inusuale rispetto alla sua produzione precedente; infatti, nonostante l’incompiutezza, la Messa in do minore è la più vasta, complessa e impegnativa composizione sacra di Mozart, dove l’autore riprende gli stili della musica sacra delle epoche precedenti, quasi a voler ancorare la sua Messa alla tradizione. Attinge a Bach e Handel e anche agli italiani come Caldara, Porpora e Pergolesi scrivendo una “personale summa theologica del sacro in musica, i cui principi vengono desunti da una sterminata eredità artistica dagli orizzonti europei”, ricorda Giovanni Carli Ballola".

C.S.

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