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Attualità | 24 ottobre 2017, 17:51

Imperia è la provincia meno istruita d'Italia. La rilevazione nel rapporto annuale sulle smart city

Il dato spicca all’interno dell’annuale rapporto ICity Rate, realizzato da Fpa che fotografa la situazione delle città italiane avviate in un percorso verso città più intelligenti, le cosiddette smart city, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili

Imperia è la provincia meno istruita d'Italia. La rilevazione nel rapporto annuale sulle smart city

Imperia è la provincia meno istruita d’Italia. Il dato spicca all’interno dell’annuale rapporto ICity Rate, realizzato da Fpa che fotografa la situazione delle città italiane avviate in un percorso verso città più intelligenti, le cosiddette smart city, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili.

“Per realizzare il Rapporto, - si legge nella relazione - FPA individua e analizza diverse dimensioni urbane e, per ognuna di queste, un certo numero di variabili e di indicatori. I valori ottenuti dall’esame delle variabili/indicatori sulla base delle fonti esistenti, vengono poi trasformati e aggregati in un unico valore di sintesi che consente di stilare un indice finale (ICity index).

La Smart city si lega indissolubilmente agli obiettivi di sostenibilità: La Smart Sustainable City è la città che fa ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per portare avanti processi di innovazione sociale, culturale ed organizzativa per migliorare la qualità della vita, i livelli di occupazione, la competitività, come risposta ai bisogni delle generazioni attuali e future e garantendone la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Su queste basi abbiamo progettato e realizzato questa edizione, la sesta, di ICity Rate rivedendone sostanzialmente la metodologia e l’approccio. Il rating abbandona l’analisi su sette dimensioni per abbracciarne una in grado di misurarne la coerenza rispetto ai nuovi obiettivi.

Lo studio è stato realizzato tenendo conto di quindici “dimensioni” per le quali in ambito nazionale e internazionale sono stati definiti dei traguardi per le città.

Le dimensioni sono: povertà, istruzione, acqua e aria, energia, crescita economica, occupazione, cultura e turismo, ricerca e innovazione, crescita digitale, mobilità sostenibile, rifiuti urbani, verde urbano, suolo e territorio, legalità e sicurezza e governance e partecipazione".

Imperia fanalino di coda per istruzione.

Il dato comprende persone le persone in possesso di licenza media, l’accessibilità scolastica per i disabili e un’istruzione alta in relazione alla popolazione tra i 30 e i 34 anni.

La mappa delle città dell’istruzione stempera (almeno in parte) la polarizzazione Nord – Sud – Centro. Nella parte alta del rating le città venete in pole position ma anche Firenze, la città italiana con il più alto tasso di giovani laureati tra i 30 e 34 anni, e diversi altri comuni della Toscana. Scendendo lungo lo stivale buoni i punteggi anche per Viterbo, Perugia, Pescara e Roma. Maglia nera alle siciliane, ma sul lato basso del rating anche città del nord come Verbania, Imperia, Grosseto e Bolzano”.

Per quanto riguarda le altre dimensioni, Imperia si trova al 64esimo posto per quanto riguarda la povertà, al 43esimo per acqua e aria, al 93esimo per energia, all’85esimo per crescita economica, al 60esimo per occupazione e cultura e turismo, al 33esimo per ricerca e innovazione, al 97esimo per crescita digitale, al 92esimo per mobilità sostenibile, al 73esimo per rifiuti urbani, al 54esimo per verde pubblico, al 91esimo per suolo e territorio, al 52esimo per legalità e sicurezza e al 49esimo per governance e partecipazione.


Francesco Li Noce

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