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Eventi | 21 ottobre 2017, 09:01

Omaggio a Massimo Locarno nel ventisettesimo anno della sua scomparsa presso la Galleria d’Arte La Mongolfiera di Sanremo

Massimo Locarno, pavese di nascita, ma sanremese di adozione, è sempre stato attratto dall’architettura, dall’arte e dal design.

Omaggio a Massimo Locarno nel ventisettesimo anno della sua scomparsa presso la Galleria d’Arte La Mongolfiera di Sanremo

Quest’oggi la Galleria d’Arte La Mongolfiera, in ricordo del ventisettesimo anno della morte di Massimo Locarno, esporrà per tutta la giornata il dipinto “Bussana Vecchia – Via degli Archi” realizzato dall’artista nel 1983 in acrilico su tavola.

Massimo Locarno, pavese di nascita, ma sanremese di adozione, è sempre stato attratto dall’architettura, dall’arte e dal design. Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura di Milano e la Scuola d’Arte di Brera, lavora nel capoluogo lombardo, a Como e a Lecco occupandosi di design e studi aerodinamici, progettando vetture da competizione e partecipando a gare automobilistiche. Attratto dalla cultura e dalle filosofie orientali, nel 1974 compie un viaggio in automobile attraverso il Medio Oriente, l’Afghanistan e il Pakistan e tale esperienza influenzerà profondamente la sua vicenda artistica. Una volta rientrato a Milano, nel 1975-1976 apre lo Studio Psicolore; decide poi di ritornare a Sanremo insieme alla moglie Pucci, si stabilisce a Bussana Vecchia e crea uno studio-laboratorio sperimentale di arti applicate.

Diventa così personaggio significativo e attivo per il borgo rivierasco, tanto da realizzare nel 1982 il manifesto del concorso internazionale per il progetto del piano particolareggiato che avrebbe dovuto risanare le sorti di Bussana Vecchia regolarizzando l’edilizia pur mantenendo le particolari caratteristiche del paese che l’hanno reso famoso in tutto il mondo.

Verso la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ‘80, dopo aver intrapreso le prime esperienze nella lavorazione del legno d’ulivo, realizza una particolare serie di “sculture, truccate da barattoli”, come lui stesso le ha definite, chiamate “Arcobalegni”. Su disegno di Massimo Locarno veniva infatti preparato un massello caratterizzato da diversi fogli di legno da 0,7 mm, di diverso bagno di colore, assemblati, incollati, quindi pressati e, infine, lavorati manualmente dall’artista stesso al tornio. Gli “Arcobalegni” sono apparsi sulle più importanti riviste di design e architettura e sono stati presentati nel 1986 a New York nella mostra Accent on Design. L’anno successivo, l’Università di Pavia ha allestito una mostra dell’artista all’interno dei suoi spazi e ha chiesto a Locarno di spiegare in una lezione accademica l’eccezionalità e la straordinaria qualità dei suoi lavori. Muore prematuramente nel 1990.

La Galleria d’Arte La Mongolfiera sarà aperta con il consueto orario: 9.30-12.30 e 15.30-19.30. Per informazioni telefonare al numero 0184 508554 o scrivere a info@gallerialamongolfiera.it. 

Redazione

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