Il Festival, il Tenco e le responsabilità di Baglioni: Marina Rei si racconta a SanremoNews prima del live al Teatro del Casinò (Intervista)

Era il 1996 quando, tra le Nuove Proposte, portò al Festival “Al di là di questi anni”, brano che le valse il terzo posto e soprattutto il premio della critica.
Poi altre tre esperienze sanremesi, senza dimenticare le partecipazioni al Premio Tenco. Marina Rei torna a Sanremo per un live acustico al Casinò di Sanremo, un appuntamento importante inserito in una giornata che vedrà la casa da gioco come sede di un lungo convegno sul gioco d’azzardo patologico.

Domani sera alle 21 si esibirà al Teatro dell’Opera del Casinò, concerto ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. E, prima del suo ritorno in città, SanremoNews ha avuto il piacere di intervistarla per un piccolo viaggio tra ricordi sanremesi e il futuro del Festival senza dimenticare il nobile intento del suo live di domani sera.

Iniziamo dalla location: torni a Sanremo a 21 anni dalla tua prima volta al Festival (con tanto di premio della critica). Cosa ricordi di quella esperienza? In realtà sono tornata altre volte, l'ultima al premio Tenco. Il terzo posto e quel premio furono un riconoscimento importante, molto più di una vittoria che nel mio caso non sarebbe mai accaduta. Ricordo la meravigliosa sorpresa e quanto fui grata ai giornalisti che mi avevano dato quella possibilità 

Come hai visto cambiare il Festival in tutti questi anni? Diciamo che tranne alcune edizioni di qualche anno fa, ho fatto caso che si è data più importanza alla scelta sul personaggio televisivo piuttosto che alle canzoni. E questo è un vero peccato

La tua ultima partecipazione al Festival è del 2005, torneresti? Tornerei se avessi un disco pronto di cui sono assolutamente convinta 

Chiudiamo la parentesi Festival con un tuo commento sulla scelta di Claudio Baglioni come direttore artistico. Credo si stia prendendo una grossa responsabilità. Se sceglierà personalmente le canzoni, lo farà con un orecchio diverso, da cantante e da musicista. Quindi spero gli diano gli strumenti per poter osare di più rispetto agli ultimi anni

Sei reduce da un bel tour in tutta l'Italia, com'e il tuo rapporto con il pubblico dei concerti? Sì, questo è stato un anno davvero importante, ho suonato moltissimo portando avanti due concerti diversi: l'unplugged con cui mi esibirò stasera, e il set in trio più power con il quale abbiamo avuto la possibilità di esibirci in varie rassegne e festival. Il pubblico è parte di una sorpresa quotidiana, e ogni concerto è diverso dall'altro. La magia si crea di volta in volta, ed è una sfida sempre diversa conquistare nuovi ascoltatori e allo stesso modo sorprendere chi già mi ha visto altre volte

Mercoledì sarai al Casinò per un convegno sul gioco d’azzardo. Ti capita di frequentare le case da gioco? No, non frequento le case da gioco e non ho mai avuto nessun desiderio o pulsione verso il gioco d'azzardo

Una tua idea sulla diffusione del gioco d’azzardo e sul lavoro che si può e si deve fare per sensibilizzare il pubblico in un periodo così delicato sul fronte economico. Sicuramente la patologia va affrontata esattamente come una forma di dipendenza tanto quanto le altre. Dunque va bene partire dalla comunicazione, per sensibilizzare e divulgare. Ma poi ci vuole la volontà del singolo e la predisposizione a farsi aiutare. E mi rendo conto che si fa presto a parlarne ma poi concretamente uscire da una dipendenza è sempre una grossa impresa.