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| 24 settembre 2017, 05:00

Salute: “Bambini puliti, ma non troppo, e senza beauty-case”

“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo.

Salute: “Bambini puliti, ma non troppo, e senza beauty-case”

Dopo il saggio, anzi “saggissimo” incontro dell’Ispettore Cardo Gobbo con l’Antico Saggio Porro di Cervere e il suo assistente Aglio di Caraglio, tornano questa settimana le Ricette di Salute con i Dirigenti medici dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita” di Torino. Insieme alla Dr.ssa Paola Coppo del reparto di Dermatologia Pediatrica, ecco un fondamentale vademecum sull’igiene e la cura della pelle dei più piccoli:

 

 

(TRATTO DAL LIBRO, “Ricette Favolate di Fata Zucchina
Ricette di Salute – Bambini puliti, ma non troppo, e senza beauty-case”)

La pelle dei bambini, si sa, è più delicata di quella di un adulto e più soggetta alle infezioni, per questo richiede una gestione più attenta. Le infezioni cutanee in età pediatrica, infatti, sono molto frequenti, in particolare durante l’estate, periodo in cui si presentano più facilmente arrossamenti, macerazioni, sudamine, impetigine, verruche, micosi. L’igiene corretta è importante poiché una pelle ben detersa ed idratata è anche meglio difesa da batteri e da funghi, senza però eccedere. La pulizia esagerata degli ambienti e i lavaggi del corpo ripetuti spesso tendono a peggiorare le dermatiti eczematose e ad aumentare le allergie nei bambini. Il contatto con i microbi in ambienti non perfettamente sterilizzati è un velo residuale, per questo può fungere da stimolo anticorpale/“vaccino”, che stimola le cellule del sistema immunitario a difendersi nell’ambiente. L’allergia, esemplificando al massimo, altro non è che una reazione “sbagliata” dell’organismo, che si crede aggredito da un nemico, mentre è solo entrato in contatto con elementi presenti nell’ambiente come polvere, pollini e acari. I detergenti, infatti, non sanno distinguere tra i grassi “cattivi” (lo sporco) e quelli “buoni”, che difendono l’epidermide dagli attacchi esterni, rendendola elastica e impermeabile. Ecco perché l’eccessiva detersione causa la secchezza della cute, impedendole di rimpiazzare i grassi “buoni” sciolti dal sapone e inibendo così la sua ora microbica naturale.

Il bagnetto per i bambini piccoli spesso rappresenta un rituale che aiuta a migliorare il ritmo del sonno, nonché un piacere importante, che probabilmente fa rivivere la sensazione dell’immersione nel liquido amniotico materno. Vanno però evitati l’acqua troppo calda (bastano 36-37°C), l’immersione troppo prolungata (sono sufficienti pochi minuti) e lo sfregamento durante il lavaggio e durante l’asciugatura. Si raccomanda di evitare bagno- schiuma aromatizzati schiumogeni, talco assorbente, creme profumate e altri prodotti che, spesso, contengo- no principi attivi dannosi per la pelle dei bambini, molto più sensibile dal punto di vista immunologico. Stesso discorso vale per le unghie e i relativi solventi: in molti smalti sono infatti presenti sostanze aggressive, che nell’infanzia possono causare reazioni infiammatorie, allergiche e alterazioni della lamina ungueale, provocando macchie e sfaldamenti, peraltro reversibili.

Prima regola da seguire, quindi, è leggere le etichette dei prodotti dedicati ai bambini, per individuare le sostanze da evitare, come petrolati, parabeni, triclosan, mentre tra i principi attivi da ricercare tra gli ingredienti, ci sono ad esempio l’acido 18 beta-glicirretico (estratto dalla liquirizia), noto per le proprietà antinfiammatorie; il bisabololo (estratto dalla camomilla), efficace lenitivo contro irritazioni e arrossamenti; la calendula, ricca di flavonoidi; l’aloe, ricca di vitamina C e minerali, che favoriscono la riparazione cutanea; il beta-glucano (uno zucchero derivante dall’avena), capace di legare grandi quantità di acqua e cederle alla pelle, idratandola. Altrettanto importante, per completare le indicazioni di una corretta cura della pelle del bambino, è la raccomandazione di una protezione solare con prodotti adeguati, utilizzando creme solari non profumate, sempre selezionate, da rinnovare ogni due ore, evitando comunque l’esposizione nelle ore centrali della giornata. Altri rischi sono insiti in un fenomeno sempre più attuale e fashion, ovvero il baby make-up: anche per questi aspetti è necessario porre attenzione, cercando di evitare prodotti cosmetici e solventi per bambine, che possono indurre allergie da contatto, con il rischio di mantenerle e aggravarle nell’età adulta.

L’appuntamento domenica prossima è con una Ricetta di Felicità veramente speciale: la “penna” andrà alla Dr.ssa Luisella Canale, presidente dell’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone (CN). L’amore, la gratitudine, la speranza, la gioia, la condivisione, il non sentirsi soli: racchiusa in questi e molti altri temi, nelle sue parole, ecco la felicità.

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:

TargatoCN: bit.ly/2y9fbMI

Torino Oggi: bit.ly/2ftJbvY

Savonanews: bit.ly/2hbtJYY

Sanremonews: bit.ly/2xcxKC3

 

Dove si può acquistare il Bilibro?

Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.

 

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?

Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.

 

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.

 

Contatti

E-mail: renata@fatazucchina.eu

Sito web: www.fatazucchina.net

Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Instagram: @fatacantamessa

Twitter: @RCantamessa

Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

 

Chi è Renata Cantamessa?

Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice

di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della

cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.

 

Chi è Fata Zucchina?

E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.

 

 

Immagine copy-right free

Renata Cantamessa

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