Il Palacode

Abbiate pazienza, concittadini imperiesi. Nelle prossime settimane la viabilità portorina, almeno per qualche giorno, sarà nel “caos totale”, testuali parole del comandante della Polizia municipale, Aldo Bergaminelli, mentre il sindaco, Carlo Capacci, dopo aver chiesto scusa agli abitanti, ha preferito utilizzare un’espressione meno tranciante con una percepibile sfumatura sarcastica: “presumo ci saranno delle complicazioni e dei disagi sul traffico”.

Ebbene, tanto disagio sarà attribuibile alla prossima chiusura per almeno 40 giorni della parte alta di via Acquarone, in modo da realizzare i lavori per mitigare il rischio idrogeologico del rio Artallo, su cui sorge il Palasalute nuovo di zecca che aprirà ufficialmente i suoi ambulatori il 2 ottobre. Abbiate pazienza, concittadini imperiesi, perché torneremo indietro di 17 anni grazie alla macchina del tempo allestita dalla burocrazia italiana, sbarrando strade, eliminando parcheggi e ripristinando il doppio senso in via Artallo, creando così un po’ di confusione aggiuntiva della quale si sentiva l’impellente necessità.

Il punto, cari concittadini, è che un geniale progettista, meritevole di monumento al compasso ignoto, disegnò un Palasalute esattamente sopra un fiumiciattolo tombinato con conseguente rischio esondazione, senza che qualcuno si peritasse di mettere in sicurezza l’area, mirabile opera dell’ingegno la cui inaugurazione è più volte saltata, fino a essere consentita dal sindaco con un’ordinanza che impartisce le istruzioni da seguire con molto scrupolo, per evitare lo splash se dovesse piovere.

Ergo, chi fosse intenzionato a raggiungere il suddetto edificio, farà bene a consultare il bollettino meteo (potrebbe bastare il dolorino al ginocchio, nota avvisaglia di un imminente scroscio temporalesco), perché in caso di allerta troverà le porte chiuse, o socchiuse, dipenderà dal colore. In seguito, farà altrettanto bene a partire dieci minuti in anticipo, perché l’intera zona sarà alquanto soggetta ai rallentamenti e alle code, soprattutto nei periodi di entrata e uscita dalle scuole.