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Al Direttore | 17 settembre 2017, 15:27

Apertura stagione della caccia, un'altra risposta alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Regionale

"Abbattere i cinghiali, abbattere la fauna selvatica non è lLa Soluzione, né per la nostra agricoltura, né per il nostro territorio"

Apertura stagione della caccia, un'altra risposta alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Regionale

"In bocca al lupo (!) ai cinghiali, in bocca al lupo al lupo, all’orso, ai daini e ai caprioli, in bocca al lupo insomma a tutti gli animali, che siano o meno bersaglio della stagione di caccia in Liguria e sul territorio nazionale. In bocca al lupo anche alla Regione Liguria, che la Natura la protegga, considerato il dissesto idrogeologico, l’abbandono endemico delle campagne dell’entroterra e della costa, che ha incrementato i fenomeni di rischio frane, alluvioni e incendi; in bocca al lupo alla Provincia di Imperia, che non ha fondi, né per le scuole, né per la cura delle strade, che la Natura protegga anche loro e sia benigna con piogge e quant’altro.

In risposta alle dichiarazioni sugli auguri di buona caccia, vorrei rispondere così: abbattere i cinghiali, abbattere la fauna selvatica non è La Soluzione, né per la nostra agricoltura, né per il nostro territorio. Certo è bello che ci sia ancora qualcuno immerso in un bucolico Medioevo: il capofamiglia esce, va a caccia, poi tutti a tavola intorno a quel cibo duramente conquistato con la fatica del lavoro dei campi e della caccia, magari il pasto buono riservato alla domenica, a Natale e a Pasqua………

I cacciatori di una volta non amavano cacciare per uccidere, era una risorsa per dare cibo alla famiglia. Forse odiavano sparare e togliere la vita ad un animale, ma era sopravvivenza. Gli aristocratici cacciavano per snobismo e per gioco.

Torniamo al presente (2017), l’economia ligure sarà risollevata dalla caccia? L’agricoltura ne trarrà giovamento? I campi abbandonati, la floricoltura moribonda, i giovani che disertano i centri rurali, colpa del cinghiale? O di una politica agricola inesistente? I giovani siano incentivati seriamente non a cacciare, ma a riprendere l’economia rurale, a ripopolare i paesi dell’entroterra, a trasformare il nostro patrimonio naturale dal lugubre stato di abbandono a fiorente attività produttiva (come avviene in Francia del resto). Ai giovani si dia la possibilità di crescere in Liguria, non per portare in tavola un bel cinghiale arrosto, ma per creare micro aziende che ridiano speranza all’economia della regione, con serre tecnologicamente avanzate (vedi Olanda), con strutture per la produzione dei formaggi all’avanguardia (vedi Francia), con una promozione internazionale dell’olio d’oliva e dei suoi derivati, con un incremento significativo della produzione vinicola. Queste sono le risorse della Terra Ligure.

In bocca al lupo alla Natura e a chi ama la Natura.

Anna-Cristina Meinardi

Cesira Ansaldo".

Redazione

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