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Infermiere e salute | 10 settembre 2017, 06:30

Cosa sapere (bene) sulla Correzione chirurgica dei difetti visivi

E' di nuovo nostro ospite il Dott. Franco Lupi noto oculista sanremese che ci illustra la Correzione chirurgica dei difetti visivi.

Cosa sapere (bene) sulla Correzione chirurgica dei difetti visivi

La correzione definitiva dei difetti visivi ,per poter vedere senza dover ricorrere all’uso di “protesi” siano esse occhiali o lenti a contatto ,è una delle richieste maggiormente fatte negli studi oculistici.

L’evoluzione delle tecniche adottate permette di operare un sempre maggior numero di persone con risultati piu’ che soddisfacenti.

Dalla Cheratotomia a bisturi di diamante dei primi anni 80 si è passati all’uso dell Laser ad Eccimeri negli anni 90 con un enorme salto di qualita’ .

Allo stato attuale le tecniche fondamentali sono la PRK,la Lasik mediante microcheratomo ,la FemtomLasik e lo Smile.

Vediamo in cosa consistono le varie tecniche.

La PRK è stata la prima applicazione dell Laser ad Eccimeri, il chirurgo asporta un piccolo strato della superficie corneale mediante una spazzola o con applicazione di alcool ,successivamente viene fatto il trattamento vero e proprio mediante laser e quindi si pone una lente a contatto protettiva che andra’rimossa dopo circa 3 giorni. Nelle 48 \ 72 ore successive il paziente ha forte bruciore, fotofobia, la visione è offuscata per una decina di giorni ed il paziente deve aspettare per riprendere le sue attivita’quotidiane .

Evoluzione di questa tecnica è la Lasik mediante Microcheratomo.

In questo caso una lama taglia la superficie corneale creando uno sportello che verra’ successivamente sollevato dal chirurgo, quindi si procede all’applicazione del Laser ad Eccimeri e successivamente si riposiziona lo sportello.

Il vantaggio è la rapidita’del recupero visivo, abitualmente 7-8 ore ed il minimo fastidio post operatorio.

Ulteriore evoluzione è la FemtoLasik. In questo caso lo sportello viene creato non da una lama ma da un Laser che permette una maggior precisione, la possibilita’ di risparmiare prezioso tessuto corneale ed il rispetto della curvatura della cornea con uniformita’del taglio.

L’ultima tecnica è il Laser Smile.

Esso consiste nell’applicazione di un raggio laser che crea un lenticolo all’interno dello spessore corneale. Questo lenticolo ,della forma di una lente a contatto ,viene successivamente rimosso dal chirurgo. I fastidi post operatori sono ulteriormente ridotti con questa tecnica cosi’come  i tempi di recupero.

Un buon chirurgo con esperienza saprà consigliare la tecnica piu’ adatta al difetto del paziente.

Chiariamo ora alcune cose fondamentali.

NON tutti i pazienti possono essere sottoposti al trattamento Laser.

Alterazioni della curvatura della superficie dell’occhio, spessori corneali insufficienti in proporzione al difetto da trattare, lesioni precedenti, talune malattie sistemiche possono essere delle controindicazioni parziali o assolute al trattamento.

Anche le componenti psicologiche giocano il loro ruolo.

Bisogna anche essere consapevoli che trattandosi di tessuti vivi le risposte al Laser possono variare indipendentemente dalla bravura del chirurgo.

Piccole differenze da un occhio all’altro, parziali regressioni del difetto, sensazione saltuaria di occhi secchi o di aloni luminosi possono presentarsi a prescindere dalle capacita’ di chi opera.

Diffidare sempre di chi promette risultati sicuri al 100\100 ,di chi non vi preavvisa anche del fatto che ,dopo gli esami preoperatori, potreste non essere operati.

Detto questo bisogna pensare che svariati milioni di persone si sono sottoposte e si sottopongono con grande soddisfazione a questi trattamenti che permettono una visione libera da aiuti artificiali,restituendo liberta’ a chi pratica sport o lavori in ambienti dove l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto rappresentano un handicap. 

 

                                                               Dott. franco Lupi

 

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Roberto Pioppo

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