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Infermiere e salute | 20 agosto 2017, 07:05

Come funziona una camera iperbarica? Ecco come salvare un subacqueo dopo una risalita troppo veloce

Serve quando un sub effettua una risalita troppo veloce e quindi necessita di riportare i gas all'interno del sangue a valori fisiologici (malattia da decompressione con embolia), oppure per molte altre patologie non acute.

Come funziona una camera iperbarica? Ecco come salvare un subacqueo dopo una risalita troppo veloce

Con la terapia iperbarica (hbot) , il paziente viene posto in una camera metallica appositamente progettata, accompagnata da uno specialista sanitario appositamente addestrato; essa serve quando un sub  effettua una risalita troppo veloce e quindi necessita di riportare i gas all'interno del sangue  a valori fisiologici (malattia da decompressione con embolia), oppure per molte altre patologie non acute.

La pressione ambientale nella camera è aumentata, in genere da una a due atmosfere (equivalente ad un immersione subacquea da 10 a 20 metri). Il paziente respirerà ossigeno del 100% alla stessa pressione, usando una maschera appositamente progettata. La terapia HBOT dura generalmente da 1 a 2 ore a pieno carico a seconda della raccomandazione dei medici. Durante il processo della terapia HBOT, i tessuti del corpo diventano saturi di ossigeno in misura molto maggiore di quanto non siano mai stati in pressione normale, esponendo così l'intero corpo del paziente ad alti livelli di ossigeno (a volte fino al 2000% in più).

I trattamenti HBOT includono tipicamente tre fasi:
- Compressione
- Tempo di trattamento
- Decompressione. 

Compressione: all'inizio del trattamento e dopo che la porta della camera è chiusa, si può avvertire  che l'aria compressa viene soffiata delicatamente nella camera. Gli occupanti sentiranno un leggero cambiamento di pressione nelle orecchie, proprio come quando si vola in un aereo. L'addetto comunica con il(i) paziente(i) e la velocità di compressione viene regolata al livello di comfort di tutti.

Tempo di trattamento: durante il tempo alla pressione prescritta (o "profondità") il paziente si rilasserà e semplicemente respirando ossigeno al 100% attraverso una maschera o uno scafandro trasparente. Questi periodi di respirazione sono seguite  da brevi interruzioni, in cui il paziente può rimuovere la maschera, bere acqua, parlare  con gli altri occupanti o semplicemente rilassarsi. Un sanitario addestrato è dentro la camera con i pazienti in ogni momento. L'addetto effettuerà valutazioni  periodiche controllando continuamente il progresso e il benessere dei pazienti. 

Decompressione: quando il tempo di trattamento è terminato, la pressione viene lentamente ridotta di nuovo al normale livello di superficie, gli occupanti potrebbero solo sperimentare un lieve calo della temperatura, in quanto l'aria espandente si raffredda. I pazienti non sentiranno niente o potrebbero avvertire una lieve sensazione nelle orecchie, ancora una volta come in un normale aereo di linea. 

Bibliografia
Linee guida sulle indicazioni all'ossigenoterapia iperbarica 2007, documento congiunto elaborato dal gruppo di studio:
· SIMSI (Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica): Prof. Giuliano Vezzani, Dr Marco Brauzzi
· SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione, Terapia Intensiva) Prof.ssa Monica Rocco, Dr Luciano Ditri
· ANCIP (Associazione Nazionale Centri Iperbarici Privati): Dr Lorenzo Cucci, Dr Emauele Nasole

1. Mathieu D, Coget JM, Vinckier L, Saulnier F, Durocher A, Wattel F. Filtrabilité érythrocitaire et oxygénothérapie hyperbare. Med Sub Hyp 1984; 3:100-4.
2. Thom SR. Effects of hyperoxia on neutrophil adhesion. Undersea Hyperb Med 2004; 31:123-31.
3. Niinikoski J. Effect of oxygen supply on wound healing and formation of experimental granulation tissue. Acta Physiol Scand Suppl 1969; 334:1-72.

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Roberto Pioppo

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