Ventimiglia: a rischio chiusura l'Agenzia Inps, Ioculano “Chiederemo un incontro con la Direzione Regionale e stiamo prendendo contatti con il Ministero del Lavoro” VIDEOINTERVISTA

Scongiurata, almeno per il momento, la chiusura dell’Agenzia Inps di Sanremo, ora rischia la chiusura l’agenzia di Ventimiglia, in conseguenza di un documento preparato dalla Direzione Centrale dell’ente previdenziale e consegnato alle organizzazioni sindacali. In quest'ultimo vengono indicati i criteri per il mantenimento delle agenzie: la presenza di un bacino di utenza superiore a 60 mila abitanti e un organico di dipendenti superiore a dieci.

Mentre per l’agenzia di Sanremo non sembrerebbero esserci altri problemi, se non quelli di ridurre il canone di un affitto attualmente molto elevato, per Ventimiglia il mancato rispetto dei due parametri comporta l’inizio della discussione sulla chiusura dell’agenzia.

L'INTERVISTA

Alcuni anni fa per evitare questo, erano stati attribuiti alla sede di Ventimiglia i comuni di Ospedaletti e Bajardo, che da sempre fanno riferimento a Sanremo ma ora, con i nuovi parametri il presidio della città di confine, rischia di essere nuovamente incluso nella procedura di razionalizzazione delle spese avviato dall’Inps.

Questa decisione potrebbe comportare entro la fine del prossimo anno la trasformazione dell’agenzia in un punto Inps presidiato da un numero di unità inferiori alle attuali, cosa che comporterebbe una riduzione dei servizi resi alla cittadinanza.

Il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano si sta attivando per contrastare questa scelta prima che sia formalizzata, dal momento che in presenza di una delibera dell’Inps ogni protesta o mobilitazione sarebbe vana: “Secondo me non sarà così immediata la cosa – commenta il primo cittadino - però ci stiamo già lavorando. Penso che sia ancora presto per affermarlo – continua - anche perché ci sono delle considerazioni che vanno fatto e che, a mio avviso, non sono state valutate. Una di queste è il fatto che, dal conteggio globale della popolazione, siano stati lasciati fuori i frontalieri. Un numero cospicuo che farebbe salire la quota complessiva oltre i 60 mila abitanti, che è uno degli elementi sulla base dei quali è stata portata avanti questo tipo di intenzione. Già verrebbe meno un pilastro fondamentale.

Noi ci stiamo muovendo – continua - chiederemo a brevissimo un incontro con il Direttore Regionale dell'Inps e stiamo prendendo contatti anche con il Ministero del Lavoro perché questo bacino non può permettersi di perdere un riferimento come l'Agenzia Inps, vale per la città di Ventimiglia, ma anche per tutto il comprensorio intemelio. E' qualcosa per cui ci battiamo e continueremo a farlo, uno degli elementi che potrebbero essere considerati, sarebbe quello di andare incontro mettendo a disposizione degli eventuali locali che possano favorire la permanenza del presidio. Questo è il nostro obiettivo: lavorare affinché possa rimanere questo presidio, secondo me ci sono tutti gli elementi per poterlo fare, sentiremo anche i sindacati per avere una mano e un contributo anche da parte loro. Con il sostegno di tutti riusciremo a far capire che la presenza dell'ufficio di Ventimiglia è davvero molto importante e serve anche per il futuro della città.

Dopo la chiusura del Tribunale e il declassamento di molti servizi ospedalieri, Ventimiglia continuerebbe a perdere importanti uffici pubblici, fra cui uno di primaria importanza come l’Inps. L’ipotesi di chiusura dell’ufficio di Ventimiglia crea malumore anche fra pensionati, lavoratori, disoccupati e liberi professionisti.