- 15 agosto 2017, 00:00

Ad Albisola Superiore (SV) dove il gusto incontra l'arte

La Rosa dei Venti propone una cucina autenticamente marinara e di grande seduzione

La foto di piazza del Talian su gentile concessione di Giorgia Gaggero

La foto di piazza del Talian su gentile concessione di Giorgia Gaggero

La Liguria possiede angoli che si nascondono ai turisti distratti e frettolosi. Ad Albisola superiore, ad esempio, in un piccolo slargo fronte mare, la bella piazza del Talian, fra pitosfori e olivi con lo sfondo del blu del mare, si nasconde un piccolo locale, che a un primo sguardo non sembra nemmeno un ristorante.

Stiamo parlando della “Rosa dei venti”, un'oasi di tranquillità a metà strada fra la spiaggia e la trafficatissima via Aurelia.

Un ritrovo gourmet riservato ai  soci, ma nessuna paura, ci si può associare al momento, diventando così sostenitori dell’associazione culturale "La rosa dei venti - Arte e cucina".

 

Il locale, un tempo era una rimessa per barche, che,  dopo un’intelligente ed essenziale ristrutturazione presenta ora due locali, caratterizzati dai colori del mare e del cielo, e una piccola cucina; fra interni ed esterni non conta più di 40 coperti, per questo in periodi di alta stagione,  bisogna prenotare per tempo.

Fuori e dentro non troverete traccia di menù e nemmeno di prezzi, perché quello che mangerete è stabilito in base al pescato del giorno e alla generosità del mare.

Ma se fin qui vi ho parlato della piacevole sorpresa rappresentata dalla scoperta di questo locale, non vi ho ancora parlato di Rosa, la vera meraviglia della cucina e animatrice culturale instancabile.  

L’idea di aprire questo locale ha preso le mosse dalle sue due più grandi passioni: l’arte e la cucina. Ha coinvolto in questa impresa artisti amici, che le hanno dipinto tovaglie, piatti, ceramiche (siamo ad Albisola, non dimenticatelo) trasformando così il ristorante in un’esposizione permanente.  

Appena sarete seduti, il tempo di un prosecco ed  arriveranno subito gli antipasti, senza che nessuno vi chieda nulla;  bruschette, formaggetta, gamberi rossi crudi, capesante gratinate, alici marinate tanto per citarne alcuni, dalle porzioni all’apparenza ridotte, ma che sono una scelta obbligata per poter provare fino in fondo la cucina di Rosa.

 

Come primi, troverete paste e gnocchetti e come secondi pesci al forno o fantastiche fritture. Il prezzo finale che comprende dolci, cioccolatini e limoncello, oscilla fra 35 e 40 euro a testa.

Non è posto per inappetenti, ma consigliato per chi vuole provare una cucina ligure autentica e a base  di pesce locale fresco, preparata con cura e garbo, con ingredienti di qualità e gustata in un’atmosfera autenticamente marinara. Se siete fortunati potrete incontrare qualche pescatore del posto che, in cambio di un bicchiere di vino, vi potrà svelare i segreti della pesca del polpo fatta con la zampa di gallina.

Rosa, con il suo volto sorridente e la fascia colorata, che trattiene i folti capelli, sembra una sirena sbarcata ad Albisola per “prendere per la gola i viandanti, i naviganti, gli increduli, i distratti, i  sovrappensiero, gli apprendisti e gli intenditori” come ha scritto Massimo Martinelli in una piccola ma preziosa pubblicazione curata dall’Enoteca Regionale del Roero. Proprio all’amico Luciano Bertello, che di questa enoteca è stato per tanti anni il direttore, devo un ringraziamento speciale per avermi fatto conoscere questo ristorante, che si trova in via Colombo 80, Albisola Superiore (Savona), ma con entrata anche da piazza  del Talian,  telefono 3388938965 

Claudio Porchia

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