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Politica | 26 luglio 2017, 17:03

Sanremo: Casinò, l'analisi della Fisascat Cisl "Nuova nomina del direttore dei giochi, serve collaborazione con un consulente esterno"

"La nomina di un direttore dei giochi interna all'azienda, pur dando qualche prospettiva di organizzazione del reparto ormai da anni abbandonato al suo destino, pone il problema della mancanza di un portafoglio clienti che risulta essere oggi di primaria importanza, auspicabile è la collaborazione con un consulente esterno o con dei porteur"

Marilena Semeria

Marilena Semeria

L'organizzazione sindacale, Fisascat Cisl, in seguito all'incontro avvenuto lunedì 24 Luglio alla presenza del Direttore Generale, del Presidente del Cda e dei suoi membri, del Direttore del Personale e del nuovo Direttore dei Giochi del Casinò di Sanremo vuole aprirsi a qualche valutazione. "La nomina di un direttore dei giochi interna all'azienda, pur dando qualche prospettiva di organizzazione del reparto ormai da anni abbandonato al suo destino, pone il problema della mancanza di un portafoglio clienti che risulta essere oggi di primaria importanza, auspicabile è la collaborazione con un consulente esterno o con dei porteur" - sottolineano Marilena Semeria e Massimiliano Scialanca.

"Il periodo che ha preceduto la perdita del consulente dei giochi avvenuta nei primi mesi dell'anno, nonostante abbia avuto tutte le strade sbarrate per poter dare un reale contributo, aveva visto accumularsi circa 800 mila euro di incassi in più rispetto all'anno precedente, prontamente evaporati nei mesi successivi fino ad oggi che stiamo addirittura viaggiando con un segno negativo rispetto allo stesso periodo del 2016, oggi più che mai servono nuovi clienti ed iniziative mirate al fine di incrementare quegli incassi e le relative mance che determinerebbero una uscita da questo pericoloso stallo. - osservano i due sindacalisti - Le organizzazioni sindacali hanno offerto un contributo fattivo al risanamento aziendale, di contro politica e dirigenza camminano a rilento senza spirito imprenditoriale e senza preoccupazioni riguardo l'impostazione di un piano industriale serio, al passo con i tempi e in grado di contenere la drammatica concorrenza del gioco diffuso e deregolamentato presente sui territori".

"Riguardo alla struttura che la Casa da Gioco ha voluto dare al Poker, pur valutando positivamente la sua reintroduzione benché attuata con un imbarazzante ritardo, restiamo perplessi sull'ennesima pseudo esclusiva che si concede ad un operatore (di fatto 4 settimane all'anno destinate ad altri operatori sono da ritenersi insufficienti e comunque le altre compagnie dovranno sempre interfacciarsi con l'organizzatore stesso) e sul fatto che dopo oltre un decennio non siamo stati in grado di creare una struttura interna che garantisca un minimo di autonomia, chiaramente restiamo in attesa di vedere i risultati che si otterranno, disponibili a dare il nostro contributo al fine di far incrementare gli incassi".

"Nel concludere valutiamo opportuno che si indica immediatamente una selezione interna per il ruolo di ispettore dei giochi al fine di coprire il posto che il nuovo direttore occupava ed evitare di far maturare diritti senza criterio come si è fatto in passato. - concludono Semeria e Scialanca - Restiamo in attesa di una convocazione da parte del nuovo direttore dei giochi, con un anticipo sufficiente a farci organizzare, al fine di avere un' idea sulle strategie di rilancio che vorrà mettere in campo. A breve, causa penuria di clienti, di incassi, di mance, si riunirà il direttivo per valutare future posizioni sindacali".

C.S.

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