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Politica | 26 giugno 2017, 10:01

Ieri il secondo turno delle Amministrative: l'analisi del voto del capogruppo di 'Imperia riparte', Giuseppe Fossati

“Occorre essere seri e non commettere errori, come ad esempio imbarcare personaggi che oggi sostengono Capacci, magari anche in Giunta, e domani sono pronti a salire sul carro ritenuto vincente".

Ieri il secondo turno delle Amministrative: l'analisi del voto del capogruppo di 'Imperia riparte', Giuseppe Fossati

“Una breve analisi sul voto di ieri, anche in ottica imperiese, credo si imponga”. Interviene in questo modo Giuseppe Fossati, capogruppo di ‘Imperia riparte’, che prosegue: “Primo profilo: penso che, come già alle regionali, il centrodestra abbia dimostrato che, anche nelle zone rosse, se è unito e con un candidato valido, può vincere. E' cresciuto il centrodestra? Non direi, direi che sono più deboli gli avversari. Significative le vittorie di Genova e Spezia: se i 5 stelle sono inesistenti o commettono errori grossolani (il dubbio che Grillo non abbia interesse per le amministrative è, peraltro, forte) ed il centrosinistra, peraltro uscendo da pessime amministrazioni, mantiene una linea nazionale che, giustamente, allontana i suoi elettori storici (alimentando in modo deciso l'astensione), la massa critica del centrodestra unito (che indubbiamente c'è, sebbene molto più debole e fragile di qualche anno fa) può vincere anche in aree storicamente difficili”.

“Secondo profilo, che credo sia indubbio: se deve scegliere tra centrosinistra e centrodestra, l'elettorato dei 5stelle, al ballottaggio, sceglie in via preponderante il centrodestra. Forse perchè, in realtà, in passato, erano in gran parte elettori del centrodestra? Da ultimo, una riflessione su Imperia: credo che nel 2018 il centrodestra abbia ottime possibilità di vincere con una certa facilità. Un’Amministrazione uscente pessima, una città storicamente di destra, un Pd, oggettivamente, appannato, un 5stelle, ad oggi, inesistente. Un contesto, quindi, indubbiamente favorevole. La condizione però è unità, condivisione, rispetto delle varie realtà che oggi compongo l’area di centrodestra, in una parte considerevole ormai fuori dai partiti tradizionali, ed un candidato valido”.

“Occorre essere seri e non commettere errori, come ad esempio imbarcare personaggi che oggi sostengono Capacci, magari anche in Giunta, e domani sono pronti a salire sul carro ritenuto vincente. Non serve a nulla, dal punto di vista elettorale, e disorienterebbe solo gli elettori, facendo maturare e consolidare la convinzione che ‘sono tutti uguali’. Gli elettori ormai sono volubili ed un anno, nella politica di oggi, è un'era geologica”.

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