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In Breve

| 30 maggio 2017, 18:30

Grande successo per la prima edizione di Libri da Gustare in Cantina nel Monferrato.

Inaugurata la nuova sede di Ca’ dei Mandorli, marchio storico della famiglia Ricagno

Grande successo per la prima edizione di Libri da Gustare in Cantina nel Monferrato.

Grande partecipazione di pubblico per l’inaugurazione della nuova sede della Cantina di Ca’ dei Mandorli a Casa Noceto in Castel Boglione (AT), che per l’occasione ha ospitato il primo incontro della manifestazione Libri da Gustare in Cantina con il famoso e importante giornalista enogastronomo, Gigi Padovani, autore del libro “L’arte di degustare il vino e vivere felici”

Un grande pubblico di amici, ma anche tanti amanti del buon vino hanno seguito l’incontro introdotto dal giornalista Claudio Porchia, presidente dell’associazione I ristoranti della Tavolozza, la guida enogastronomica delle eccellenze piemontesi e ambasciatrice di numerose iniziative culturali in tutta Italia.

 

L’occasione è stata particolarmente apprezzata perché ha permesso di scoprire una maison importante nel cuore del Monferrato e dei vigneti della Barbera d’Asti, visitando la cantina, passeggiando tra i vigneti, e al  termine con una speciale degustazione di prodotti del territorio abbinata con i migliori vini dell’azienda.

La tenuta di 72 ettari è l’ultima acquisizione della famiglia Ricagno, rappresentata da Paolo e Stefano, che si inserisce in un paesaggio unico e di grande bellezza. La zona, compresa fra le località di Castel Rocchero e Castel Boglione, si presenta come un anfiteatro naturale, con vigneti di Moscato, Brachetto e Nizza docg, che raggiungono proprio in questa zona una straordinaria e insuperabile eccellenza.

Con questo investimento l’azienda della famiglia Ricagno complessivamente raggiunge i 250 ettari di estensione, collocandosi così fra i primi produttori di Barbera, o meglio Nizza, di Brachetto e Asti.

La nuova sede di Ca’ dei Mandorli non è soltanto una cantina modello, in piena armonia con la natura, l’ambiente e il paesaggio tutelato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità attraverso i Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, ma anche una struttura ricettiva con 13 camere e piscina circondata dai vigneti, dove si concentrerà in prevalenza l’attività di Paolo, che lascia così la gestione della cantina al figlio, Stefano.

 

Al taglio del nastro è stato presente anche Filippo Mobrici, presidente Consorzio della Barbera.

L'incontro si è concluso con i saluti e l'invito da parte di Annalisa Ricagno alle prossime iniziative culturali che saranno organizzate nella nuova casa, che si è dimostrata una location ideale per ospitalità, calore e bellezza.

 

Redazione

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