Sanremo: i problemi sulla vaccinazione al centro di un incontro con il dott.Ferrea

Il giorno 25 Maggio presso il Palafiori di Sanremo si è tenuto un incontro riguardante la tanto discussa problematica delle vaccinazioni organizzato dal Rotary Club. La conferenza è stata introdotta dal dott. Giuseppe Ferrea, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale di Sanremo.

Negli ultimi tempi è scattato il campanello d’allarme sulle vaccinazioni: è giusto somministrarli o provocano gravi conseguenze? Grazie all’ulteriore intervento dei dott.ri Mela, Abate, e Vallerino si è fatta chiarezza su questo argomento di grande attualità. Il vaccino è un farmaco prodotto dalle case farmaceutiche e studiato dagli 8 ai 10 anni per garantirne l’efficacia e la sicurezza. Dagli anni ’60 è stato attuato un processo di vaccinazione in tutta Italia, rendendo obbligatori il vaccino contro la Poliomelite (tant’è che dal 2002 l’Europa è stata proclamata Polio-free), la Difterite, il Tetano e l’Epatite B. Non obbligatori ma caldamente consigliati sono invece i vaccini per l‘Apertosse e l’Emofilo. Recenti studi hanno portato alla creazione di un nuovo vaccino esavalente che consiste in una fiala in cui sono contenuti tutti i sei vaccini elencati sopra.

Per cercare di rendere il nostro Paese libero dalle malattie infettive che, se non curate in tempi rapidi possono portare persino alla morte, dal primo anno di vita è stato imposto l’obbligo di vaccinare i nostri bambini contro il Pneumococco e il Meningococco di tipo B e dal secondo anno di età contro la Rosolia, la Parotite e il Morbillo.

Proprio quest’ultima malattia ha scatenato un grande allarmismo in tutto il mondo a causa della convinzione di un medico inglese che sosteneva provocasse gravi problemi neurologici e addirittura l’autismo. Notizia che è stata poi smentita, ma che ha causato un calo esponenziale delle vaccinazioni contro il Morbillo aumentando quindi la diffusione della malattia.

Argomento di grande rilevanza e attualmente molto discusso è quello relativo all’ HPV, meglio conosciuto come il Papillomavirus.

Dopo una breve introduzione del dott. Ranieri, il dott. Vallerino ha ribadito la gravità della malattia e l’ importanza nel prevenirla sin dall’ età di 11 anni. Si tratta di virus che si trasmettono soprattutto per via sessuale e possono interessare sia l’apparato genitale femminile sia quello maschile. Spesso i virus vengono eliminati dal sistema immunitario, ma nel caso di un’ infezione persistente possono essere responsabili di tumori non solo al collo dell’ utero come anche in altre sedi. Questa infezione non è curabile, tuttavia si può prevenire attraverso lo screening (Pap test), il vaccino e con un costante igiene sessuale.

L’incontro si è concluso con una serie di domande inerenti all’ argomento da parte del pubblico ai relatori.