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Eventi | 05 aprile 2017, 17:58

Ventimiglia: 'Ospitalità e integrazione', oggi un incontro su temi importanti per la città di confine. "Marmo "Siamo tutti un po' ospiti di questa terra” (Foto e Video)

E' stata l'occasione di sentire da esperti sul campo come si possano praticare l'ospitalità e l'integrazione, come educare noi stessi e le generazioni più giovani a conoscere delle realtà differenti dalla nostra per poi riconoscere una comune possibilità di scambio nel riconoscersi tutti ‘ospiti’ in questo mondo.

Ventimiglia: 'Ospitalità e integrazione', oggi un incontro su temi importanti per la città di confine. "Marmo "Siamo tutti un po' ospiti di questa terra” (Foto e Video)

Si è svolta oggi pomeriggio, nella Sala Polivalente della Chiesa di Sant' Agostino a Ventimiglia la conferenza sul tema ‘Ospitalità e integrazione’. Il convegno fa parte del ciclo ‘Punti di Incontro’, occasione per sentire da esperti sul campo come si possano praticare l'ospitalità e l'integrazione, come educare noi stessi e le generazioni più giovani a conoscere delle realtà differenti dalla nostra per poi riconoscere una comune possibilità di scambio nel riconoscersi tutti ‘ospiti’ in questo mondo.

All’incontro sono intervenuti Laura Mulayka Enriello, Coordinatrice della Commissione Educazione della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, Maurizio Marmo, Presidente della Caritas Diocesana di Ventimiglia-Sanremo e Giancarlo Ardissone, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASL 1 Imperiese. Il dibattito è stato stimolato dalla presentazione del terzo libro della collana ‘Punti di Incontro’ (edizioni Messaggero di Padova) dal titolo ‘L'ospitalità di Abramo’.

"Dobbiamo ricordarci che tutti noi siamo un po' ospiti di questa terra - ha detto Maurizio Marmo, Direttore della Caritas Diocesana - ciascuno di noi dovrebbe affrontare le diversitá, non con paura o timore. Ci sono persone che stanno vivendo gli arrivi dei migranti come un arricchimento molto forte. Arrivano persone che fuggono da situazioni drammatiche, per questo dovremmo rispondere alla richiesta di aiuto che ci viene offerta. Mi rendo conto che la possibilità di accogliere e l'apertura non siano cosi semplici e spontanee. Il fatto di mettersi insieme per dare una risposta puó aiutare qualcuno ad agire in questo senso. 

Questo è importante per lo straniero, ma anche per la cittá: quando queste risposte non ci sono o sono zoppicanti, siamo costretti a vedere situazioni difficili. Cito don Rito 'il bene va fatto bene'. 

Il dramma nel dramma è poi quello dei minori non accompagnati fra i 14 e i 18 anni, i più vulnerabili sono sicuramente quelli più a rischio. La decisione di fronte alla presenza di tanti migranti in cittá, di aprire la Chiesa di Sant'Antonio arriva da questo, nessuno di noi avrebbe immaginato di poter vivere un'esperienza cosi bella. I volontari che stanno operando non vedono coloro che stanno arrivando come singole persone, ma come una ricchezza."

Simona Della Croce

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