Sabato prossimo, 8 aprile, presso la Parrocchia di San Giacomo alle ore 16.00, si terrà un incontro culturale dal titolo ‘San Giacomo e la sua Chiesa’.
Il programma vedrà l’alternarsi numerosi relatori su vari temi: ‘Vita di una parrocchia dell'entroterra sanremese’ a cura del Dott. Alessandro Giacobbe; degli ‘Interventi di consolidamento delle strutture murarie della chiesa di San Giacomo’ ne parlerà l’Ing. Enrico Masella; l’Arch. Sergio Maiga interverrà sul tema ‘Opere di sistemazione e restauro dell'interno della chiesa’; il presidente della Famja Sanremasca Leone Pippione introdurrà l’autore delle opere esposte ‘Roberto Anfossi: un pittore a Sanremo’; mentre Roberto Anfossi descriverà i suoi quadri ‘Le tre opere sulla vita di San Giacomo’.
La parte musicale è affidata alla Cappella Musicale della Diocesi di Ventimiglia – Sanremo diretta dal M° Davide Tepasso con all'organo il M° Andrea Verrando e Solista Biagio Di Bello.
Questo il programma:
LA CHIESA, FAMIGLIA DI DIO
Popolo di Dio nella storia (T.e M.D. Tepasso)
LA CHIESA CHE CAMMINA NELLA VALLE DI LACRIME
Tu, nella notte triste (M.H. Isaac; A.D. Tepasso; T.G.F. Poma)
LA CHIESA CHE CONTEMPLA IL VOLTO DEL SALVATORE
Signore, dolce volto (M.L. Hassler; A.J.S. Bach - D. Tepasso; A.G. Blasich)
LA CHIESA CHE CAMMINA VERSO LA GERUSALEMME CELESTE
La misericordia di Dio giunge a noi (T.e M.D. Tepasso)
Roberto Anfossi dipinge per San Giacomo
La tradizione devozionale per San Giacomo si manifesta anche in tempi recenti nella creazione, in pochi giorni, di una vera e propria performance pittorica dell’importante artista sanremese Roberto Anfossi. Nel 1995, in piena estate, con modelli presi sul posto, direttamente sul palco dell'orchestra, il noto pittore opera senza sosta per tre grandi tele ora patrimonio della parrocchia: La chiamata di San Giacomo, La guarigione dello Storpio, La decapitazione e Ascensione del Santo. A queste si aggiunge la piccola acquasantiera in ceramica dedicata al patrono. In ogni caso si nota la rapidità drammatica di esecuzione, nella completa dimensione stilistica dell'autore. I colori sono puri, forti, incisivi, riflettono tanto l'ambiente attorno al dipinto, nel momento stesso della sua esecuzione, quanto il calore della realtà mediterranea e la passione della predicazione e dell'opera in vita. L'apparente disgregazione della materia fisica si definisce invece in un dinamismo incessante, che spinge allo sguardo, all'indagine, anche dentro sé stessi e nella conoscenza della vita del patrono. Un equilibrio difficile, dal quale non è alieno il profano, in quel dialogo interiore continuo che è proprio di Anfossi.
Redazione