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Politica | 24 marzo 2017, 18:40

Casinò di Sanremo: Fisascat Cisl "Non si può più gestire questo immobilismo aziendale!"

“Durante l'incontro con il Sindaco – sottolinea il sindacato della casa da gioco matuziana - siamo stati rassicurati che ci sarebbero stati incontri monotematici al fine di risolvere i problemi più urgenti e che avrebbero sempre dato una risposta alle richieste inoltrate dalle organizzazioni sindacali, ciò purtroppo non è accaduto”.

Casinò di Sanremo: Fisascat Cisl "Non si può più gestire questo immobilismo aziendale!"

La Fisascat Cisl sostiene si scaglia contro il Consiglio di Amministrazione del Casinò di Sanremo e con il Direttore Generale, evidenziando come “Non sia più possibile gestire questo immobilismo aziendale e la mancanza totale di relazioni sindacali”.

“Durante l'incontro con il Sindaco – sottolinea il sindacato della casa da gioco matuziana - siamo stati rassicurati che ci sarebbero stati incontri monotematici al fine di risolvere i problemi più urgenti e che avrebbero sempre dato una risposta alle richieste inoltrate dalle organizzazioni sindacali, ciò purtroppo non è accaduto”.

Ad oggi la Fisascat denuncia una serie di problematiche:
- mancata risposta in relazione alla richiesta di incontro per la valutazione degli appalti in scadenza e del lavoro somministrato;
- mancato accordo per un torneo importante di poker, wpt, a causa del ritardo nella risposta al gestore da parte del Direttore Generale;
- mancanza ad oggi di una valida alternativa all'accordo sulla gestione del poker; il contratto stipulato è costato più di 200.000 euro nell'anno trascorso ed è stato privo di qualsiasi riscontro economico. Riproporre lo stesso accordo sui tornei è assolutamente antieconomico.
- valutazioni sulla gestione dei clienti delle slot machine , il metodo non sempre tiene conto del volume di gioco , ma solo delle vincite ricevute e talvolta anche delle ‘simpatie’ personali di chi la promuove. La valutazione della sicurezza  ha subito una forte diminuzione a seguito della liberalizzazione degli ingressi; non è più necessario registrare i clienti: questa situazione merita un approfondimento condiviso;
- mancanza dell'organizzazione delle scuole di formazione per gli impiegati di gioco al fine di poter accedere ai loro diritti contrattuali;
- mancanza di organizzazione del reparto giochi ad oggi privo di una figura apicale con la possibilità di avere un minimo di autonomia decisionale, cosa di cui è stato privato l'attuale consulente dei giochi;
- mancanza nel dare seguito all'accordo sull'esodo anticipato che oltre a non rispettare gli impegni presi darebbe un ulteriore contributo al riequilibrio dei costi aziendali;
- richiesta di dar seguito all'impegno aziendale di rivedere il contributo al C.I.M.I., fiore all'occhiello della Casa da Gioco;
- delucidazioni sul comparto del gioco online; ad oggi sembra naufragata la possibilità di inserire il punto banco tra i giochi telematici.

“Tutte queste istanze – termina la Fisascat Cisl - hanno la necessità di essere prese in considerazione al fine di poter procedere alla risoluzione di problemi da troppo tempo rinviati. Consideriamo il lavoro del Direttore Generale completamente autoreferenziale, non ascoltando i lavoratori troppe situazioni si stanno incancrenendo, evidentemente assistiamo ad una difficoltà gestionale preoccupante. Se non riceveremo inviti ai tavoli sarà nostra cura trattare ogni tema attraverso i giornali così da poter mettere a conoscenza l'opinione pubblica e l'amministrazione di ciò che riteniamo fondamentale per il rilancio e il consolidamento della nostra azienda”.

Redazione

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