"Gentile Direttore,
Le scrivo dalla mia auto, in coda nel senso unico sotto la Chiesa del Cristo Re, dove tutti, anziani, bambini, ed io, incinta al nono mese di gravidanza, siamo bloccati da oltre trenta minuti per il passaggio di una gara ciclistica, senza alcuna possibilità di movimento. Tralasciando il fatto che non è visibile alcun cartello di preavviso di tale situazione, mi domando come sia possibile mettere a repentaglio la domenica dei cittadini attraverso un'organizzazione poco attenta di un evento sportivo, sul quale nessuno ha da discutere: si tratta di una ennesima mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza, costretta a subire, senza comunicazione alcuna. Il nostro tempo non ha alcun valore? Idem le nostre necessità.
Al termine del mio scritto nulla ancor si muove. I minuti sono diventati 40.
Daniela".
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