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Attualità | 22 febbraio 2017, 15:01

Bordighera: tassisti arrabbiati anche nella Città delle Palme, più che da 'Uber' sono spaventati dalla mancanza di turisti, “A volte facciamo due corse al giorno”

“Di noi non è andato a Roma nessuno e non abbiamo nemmeno protestato o fatto sciopero qui a Bordighera. Cosa lo facciamo a fare? Qua non c'è turismo" commenta il tassista Paolo Biancheri.

Bordighera: tassisti arrabbiati anche nella Città delle Palme, più che da 'Uber' sono spaventati dalla mancanza di turisti, “A volte facciamo due corse al giorno”

La protesta e il malcontento dei tassisti che ieri si è consumato a Roma, anche con qualche episodio di violenza, passa anche da Bordighera e, più in generale dalla nostra provincia, dove l'incalzata di 'Uber' e la liberalizzazione del servizio, potrebbero creare ancora più problemi di quanti già la categoria non ne abbia.

La difficile giornata di protesta ha visto il voto di fiducia sul decreto 'Milleproroghe' che ha alimentato ancora di più la protesta dei tassisti, a seguito della decisione di non imporre regole ad Uber e agli autisti Ncc, anche per il 2017; ma si è conclusa con la firma, che è arrivata in serata, del verbale con il quale si sono placate le proteste e il governo si è impegnato a varare un decreto interministeriale entro 30 giorni contro gli abusivi.

Uber classico – spiega Paolo Biancheri, tassista di Bordighera - è quello che ingloba gli Ncc, loro pagano una percentuale, come se fosse una tassa di diritto, quindi questa è una cosa regolare. Cosa diversa è il servizio di 'UberPop', ovvero quello che vogliono liberalizzare, e che noi chiamiamo 'abusivismo': tutte le persone che si trovano senza lavoro, hanno l'opportunità di averne uno, ed effettuare corse con la propria auto. E' sicuramente un incentivo a loro e alla loro situazione economica, ma questa concessione dev'essere data con determinate regole.

Io sono obbligato ad avere una licenza, un certificato penale, una patente, un certificato di abilitazione professionale, un'iscrizione al ruolo con il superamento di un esame a Genova in Regione, mentre queste persone di punto in bianco prendono ed iniziano a lavorare, questo non è giusto.

Vogliamo combattere il sistema Uber? Basterebbe un numero nazionale Radio Taxi: la macchina più vicina alla chiamata viene dirottata con un sistema satellitare monitorato dalla centrale, questo consentirebbe un sistema che andrebbe a contrastare Uber e darebbe un servizio maggiore all'utenza.”

Nella città delle Palme, però, ad oggi il problema principale non è rappresentato da una mancanza di regole per quanto riguarda 'Uber' e gli autisti Ncc (ndr 'noleggio con conducente'), bensì dalla situazione turistica della città e da un'effettiva mancanza di potenziali clienti: “A volte facciamo due corse al giorno”, commentano alcuni tassisti bordigotti, dalla piazzola di sosta posta di fronte alla stazione ferroviaria.

“Di noi non è andato a Roma nessuno – continua Paolo Biancheri - e non abbiamo nemmeno protestato o fatto sciopero qui a Bordighera. Cosa lo facciamo a fare? Qua non c'è turismo e se lo si vuol fare, bisogna creare degli alberghi per attirare persone, è inutile che si continui a parlare di seconde case. Inoltre non c'è un'Amministrazione locale che si sia battuta per far sì che i treni si fermassero a Bordighera. Ospedale, viabilità, parcheggi, sappiamo benissimo che la nostra è una situazione da terzo mondo.

Nel dettaglio i tassisti nel comprensorio intemelio sono così suddivisi: dieci a Bordighera, dodici a Ventimiglia, due a Vallecrosia, ad Ospedaletti erano quattro, ma sono stati inglobati con quelli di Sanremo.

Per risollevare la situazione – conclude Biancheri - servirebbe un servizio di Radio Taxi provinciale, da Ventimiglia ad Imperia, questo non ci obbligherebbe a tornare nella nostra postazione dopo aver effettuato un servizio, ma di poter sostare nella città di arrivo dell'ultima corsa, con i benefici che ne potranno conseguire.” 

Simona Della Croce

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