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Eventi | 21 febbraio 2017, 10:06

Venerdì pomeriggio Walter Barberis sarà protagonista del quinti appuntamento di “Cervo in blu...d'inchiostro”

Appuntamento alle 17 all'Oratorio di Santa Caterina

Venerdì pomeriggio Walter Barberis sarà protagonista del quinti appuntamento di “Cervo in blu...d'inchiostro”

L’Italia di ieri, l’Italia di oggi, la memoria e la storia.
Lo sguardo lucido sul nostro paese “diviso” di uno dei più autorevoli storici contemporanei.

Walter Barberis è il protagonista del quinto appuntamento con 'Cervo in blu…d’inchiostro', venerdì pomeriggio alle 17 nell’Oratorio romanico di Santa Caterina.
Il titolo dell’incontro sarà “Questioni di unità nazionale. Una difficile storia italiana”.
Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro “Bisogno di patria”.
Evento con la partecipazione dell’Associazione Musicale San Giorgio.

 

Presidente della Casa Editrice Einaudi dal 2014, Walter Barberis  è inoltre Professore ordinario di Storia moderna, titolare della cattedra di Metodologia della ricerca storica presso il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino.

 

È stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Berlusconi IV) nel Comitato dei Garanti per le Celebrazioni del 150° dell'Unità Nazionale. È attualmente membro, nominato dal governo Monti, del Comitato per gli Anniversari di Interesse Nazionale.

Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana -  11 novembre 2007 - su iniziativa del Presidente della Repubblica.

L'Italia ha perso la competizione con altri paesi europei perché è rimasta intrappolata nella sua dimensione comunale e campanilistica, nella sua mentalità di fazione e senza il sentimento di una comunità nazionale. Perché? Ci sono tre momenti che varrebbe la pena di vedere insieme. Il primo è il passaggio da una Italia di città straordinariamente competitive in Europa e nel mondo conosciuto (nel secolo XIV: Firenze, Venezia, Genova, Milano...) a un'Italia irrimediabilmente sottomessa e perdente nella gara con altri Stati europei (Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda) ai primi del Cinquecento (Machiavelli, Guicciardini, Castiglione ecc. ). Cosa è successo?
Il secondo momento storto è quello che ci è stato consegnato come la svolta della storia italiana, quello della sua indipendenza e unità negli anni 60/61 dell'Ottocento. Quella epocale riunificazione ha occultato sotto la propaganda nazionalista e filosabauda una vera e forse definitiva disunità italiana. Anche se molte istituzioni unitarie hanno provato a ricucire il tessuto strappato (scuola, esercito, pubblica amministrazione, costituzione). Ma Nord e Sud sono rimasti distanti.  Perché?
Infine, in pieno Novecento la fine del fascismo non è stata indolore, né ugualmente vissuta e interpretata alla stesso modo. Nord e Sud, nuovamente; ma non solo. Oggi molti parlano di necessità di una memoria condivisa: è possibile, ha senso, oppure bisognerebbe mettere mano alla storia (che non è memoria, anche se spesso se ne parla come se fosse la stessa cosa) ? Perché siamo irriducibili a una idea di comunità con regole condivise pur nella salutare diversità delle idee?” – W. Barberis

La rassegna è ideata dalla prof.ssa Francesca Rotta Gentile e promossa dall’Associazione Culturale Cumpagnia du Servu, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e Istruzione del  Comune di Cervo e della Provincia di Imperia con l’intento, per di più, di valorizzare il patrimonio artistico e architettonico del meraviglioso borgo del golfo dianese.
Intensa la sinergia dei vari istituti scolastici della provincia di Imperia, uniti in rete per la realizzazione degli incontri: massiccia la presenza degli studenti dell’Istituto Aicardi ad indirizzo floricolo di Sanremo, che realizzeranno l’addobbo floreale dell’Oratorio.

 

Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Ufficio V – Ambito Territoriale di Imperia e l’autorizzazione come corso per le venti ore di formazione docenti  destinato agli insegnanti  di ogni ordine e grado di tutta la Regione. 

Redazione

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