- 17 febbraio 2017, 17:00

La montagna per pochi, o per tutti

La montagna per pochi, o per tutti

Le montagne liguri sono per pochi, non per tutti (ma potrebbe essere il contrario). Questa è la considerazione che faccio sempre quando l’argomento della discussione o della scrittura è il nostro bellissimo ma poco frequentato entroterra. Allora noto con piacere, e con altrettanto piacere segnalo ai lettori, che l’Unione italiana sport per tutti (Uisp) sarà per un’intera settimana nel parco regionale delle Alpi liguri con l’iniziativa Montagna Uisp 2017.

La base delle attività outdoor sarà la valle Argentina: in questo articolo del nostro giornale trovate tutte le informazioni dettagliate e il programma delle escursioni. Importante anche ricordare che le Alpi liguri, insieme con i parchi limitrofi, sono candidate a diventare patrimonio mondiale Unesco, proprio come le ben più blasonate Dolomiti.

La particolarità del territorio è evidente a tutti, perché in 40 chilometri si va dalle cime innevate di oltre duemila metri alle spiagge, con infinite opportunità di praticare tutti gli sport nell’ambiente naturale, dalla mountain bike all’arrampicata, passando per il trekking, le racchette da neve, il torrentismo e così via. E le possibilità aumentano, se lo sguardo abbraccia quelle “Alpi del Mediterraneo” che potrebbero meritare il riconoscimento futuro delle Nazioni Unite.

Nemmeno al più miope degli osservatori può sfuggire l’enorme potenziale turistico di queste montagne, tanto più se abbinate al mare, all’enogastronomia e alla cultura. Eppure, si chiede Lucio Garzia, presidente del comitato territoriale imperiese dell’Uisp, quanti giovani conoscono le nostre valli, quante scuole portano i ragazzi a scoprire sentieri e borghi?

Desta ancora più sconcerto, avendo un simile tesoro naturalistico “dietro casa”, costatare quanto sia stata poco incisiva finora la sua promozione. Il marchio Unesco eserciterebbe sicuramente il suo richiamo, ma non basterebbe la più eccezionale delle cartoline, da sola, a creare la domanda di turismo. La vista di Triora con il Saccarello innevato è magnifica, ma ci vogliono più servizi, più ospitalità, più percorsi segnalati, più di tutto. È anche vero che la nostra montagna per pochi, a volte, è così bella e accogliente grazie alla sua dimensione intima e riservata.

Luca Re

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