Giuseppe Asciutto, ha 41 anni, abita a Ventimiglia ed è un ragazzo disabile. Non riesce né a camminare né a parlare: può esprimermi solo attraverso il PC e tramite un comunicatore portatile che ha sempre con se.
Questa è la storia raccontata da Giuseppe Asciutto: "Da dieci anni ho trenta tre ore al mese assegnatemi dai servizi stessi da utilizzare con un accompagnatore tre volte alla settimana, durante il pomeriggio (sia per recarmi al cinema, in passeggiata a Mentone o per fare le mie commissioni senza dover andare con mia mamma). Fortunatamente frequento la Spes per 5 ore al giorno. Mia mamma inoltre prendeva un contributo per poter usufruire di una donna che potesse aiutarla nei lavori di casa perché da sola non riesce a far fronte a tutto. Questo inoltre, rappresentava per lei un aiuto di morale. Adesso mi hanno levato tutte le ore, sia per andare fuori, sia per mia mamma".
"La motivazione data dall'assistente sociale è che abbiamo un reddito alto. Mia mamma però non usufruisce di pensione in quanto non ha mai potuto lavorare perché ha sempre dovuto assistermi. Non è giusto lasciarci da soli e i servizi sociali. Se disgraziatamente mia mamma dovesse stare male, chi si potrebbe occupare di me?" - si chiede Asciutto.
Sanremo News ha interpellato l'assessore ai servizi sociali di Ventimiglia, Vera Nesci che ha risposto così alla denuncia di Giuseppe Asciutto. "E' una situazione che conosciamo e seguiamo da tempo e continueremo a seguire. Non conosco nello specifico cosa possa essere accaduto ma penso possa dipendere probabilmente da un cambiamento di contributi. Abbiamo già fissato un incontro per la prossima settimana per discutere ma non c'è da preoccuparsi".
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