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Politica | 13 febbraio 2017, 19:25

Imperia: riunione dell'Anci sull'arrivo dei migranti. Il Sindaco di Diano Marina: "Contrario all'accoglienza, ma a gestire gli arrivi sia la Prefettura"

Il Sindaco si schiera a favore dei Cas, gestiti dalla Prefettura. A quel punto non potrebbe però opporsi all'arrivo. "Si tenga conto che a Diano Marina strutture non ce ne sono"

Imperia: riunione dell'Anci sull'arrivo dei migranti. Il Sindaco di Diano Marina: "Contrario all'accoglienza, ma a gestire gli arrivi sia la Prefettura"

Circa 1150 migranti, ma il numero potrebbe scendere a 8-900, potrebbero arrivare in provincia di Imperia nei prossimi mesi. Lo ha annunciato il presidente regionale dell’Anci Pierluigi Vinai nel corso di una riunione in Provincia che si è tenuta oggi pomeriggio durante la quale si è parlato del nuovo flusso di arrivi in Liguria, stimato in 6 mila profughi richiedenti asilo.

Un incontro interlocutorio, come avvenuto nelle altre province liguri, in attesa di quello definitivo del 27 febbraio che si terrà a Genova. Per quella data i sindaci dovranno decidere le linee guida relative alla gestione dell’emergenza. Due le ipotesi sul tavolo. La gestione tramite SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), che prevede un’intesa tra i comuni di un determinato comprensorio, o tramite CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria). In questo caso l’emergenza sarebbe in mano alla Prefettura.

Un’ipotesi, quest’ultima che vede favorevole il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori. “Ho detto chiaramente che sono contrario agli SPRAR, - ha dichiarato a Sanremo News -  perché, porto l’esempio del golfo dianese, non credo che sarebbe semplice mettere d’accordo tutti e sette i comuni. Dai calcoli che vengono fatti mediamente ogni comune della provincia dovrebbe ospitare sei migranti, ma come facciamo a sapere se non ne arriveranno altri? Inoltre, i comuni più piccoli potrebbero pretendere che Diano Marina ne ospiti di più. Inoltre, esautorando i prefetti si struttura un sistema pericolosissimo che prevede che la responsabilità sia tutta in mano ai sindaci”.

In assemblea - continua il Sindaco - ho detto che, se proprio necessario ospitarli, le procedure le faccia la Prefettura. Il Prefetto deve farle perché a quel punto vengono commissionate dal Ministero degli Interni e venga a dire quanti ne devo prendere io. C’è un altro concetto da affrontare: queste persone vengono come rifugiati politici, ma non si sa per quanto, non sono identificati ma possono chiedere la residenza. Quando gli danno lo status di rifugiati rimangono qui e allora ci troveremo 6 mila persone dislocate sulla Liguria senza tenere in considerazione quelli che ci sono nel centro di accoglienza Ventimiglia o quelli che sono al Faggio”.

Con la gestione affidata alla Prefettura il Sindaco a quel punto non potrebbe però opporsi, come ha fatto in precedenti riunioni, all’arrivo dei migranti.

Bisogna prima di tutto tenere presente che noi non abbiamo strutture per ospitarli. Certo non posso oppormi, ma bisogna che qualcuno gli affitti gli appartamenti. E domani non sono io che li ho presi, sia chiaro”.

Il Sindaco tuttavia ribadisce la propria contrarietà alla distribuzione dei migranti sul nostro territorio. “Non c’è razzismo, ma parto da un concetto: l’uomo non può globalizzare l’uomo, quindi non possono venire tutti qui. Noi li dobbiamo aiutare a vivere bene nelle loro terre perché il buon Dio ce li ha messi prima di noi”. 

Francesco Li Noce

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