Attualità - 10 febbraio 2017, 07:21

Sanremo: il Festival non è solo Ariston, fuori c’è tutto un mondo variopinto (e improbabile) che popola via Matteotti (foto e video)

Quattro passi nel ‘salotto buono’ della città tra artisti di strada, veri o presunti

Sanremo: il Festival non è solo Ariston, fuori c’è tutto un mondo variopinto (e improbabile) che popola via Matteotti (foto e video)

E chi l’ha detto che Sanremo, oggi, è solo Ariston, glamour e vip? C’è tutto un mondo che gravita attorno alla kermesse, un sottobosco fatto di personaggi che spuntano la settimana del Festival in cerca di visibilità o fortuna.

Mentre i fans e i cacciatori di autografi si concentrano nel perimetro che circonda l’Ariston, lungo via Matteotti si stende un tappeto di creatività (chi più, chi meno), di voglia di farsi vedere e, perché no, magari raccogliere qualche monetina.

Andiamo con ordine.
Lasciandoci alle spalle l’Ariston ecco subito la coppia di cani acrobati, ormai un must della settimana festivaliera. Hanno successo, i cani attirano sempre, e il piattino lo dimostra. Non sappiamo quanto a loro due la cosa piaccia, ma sembrano divertiti.

Pochi metri più in là ecco i peruviani che, flauto alla mano, ripercorrono la storia della musica senza mai farsi mancare la hit “My heart will go on” e una “Ave Maria” che vale loro la vendita di qualche disco.
E se la musica dei peruviani vi ha fatto sorgere qualche dubbio sulla risposta ai grandi interrogativi della vita, ecco che lì a fianco c’è lo stand che vi chiarirà le idee. Su quello e anche sulla Bibbia, due in uno.
Per rimanere in tema, dall’altra parte della strada c’è un pellegrino, che sta fermo e ti guarda.

Salutiamo Topolino e quello con la faccia bianca che ti chiede i soldi, ed ecco il duo che vale tutta la passeggiata in ‘vasca’. Sono Fabio Feldkircher e Stefano Marinucci (non li conosco, ma c’è il cartello davanti), uno strano duo di batteristi che intrattiene i passanti con una qualità musicale rara da queste parti. Fortuna loro è la settimana del Festival e il buon senso tiene lontano i vigili.

Salutiamo di nuovo quello con la faccia bianca che chiede i soldi e ci prepariamo per una doppietta musicale dalle anime diverse. Prima un ‘rasta’ addobbato di tutto punto che, neanche a dirlo, suona a modo suo dell’ottimo Bob Marley, poi un chitarrista classico che, a dirla tutta, non sembra molto entusiasta della sua performance.

Il tutto è condito da vari artisti che provano a vendere le loro opere (tra loro anche quello con le bombolette che si lascia riconoscere anche a metri di distanza) e ‘palloncinari’ che sfruttano l’onda emotiva dei cani acrobati per piazzare qualche Peppa Pig qua e là.

E chissà se un giorno il variopinto mondo dell’intrattenimento di strada avrà una direzione, una sorta di regia che, almeno nella settimana del Festival, renda tutto un po’ meno ‘fatto in casa’. In fondo è anche giusto che, di fianco alla kermesse, ci sia qualcuno intenzionato a sfruttare il proprio quarto d’ora di celebrità.

Pietro Zampedroni

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